CRONICHE DEL SERAFICO P. S. FRANCESCO; DIVISA IN DIECI LIBRI;. Ne' quali si descriuono le VITE, E MIRACOLI ditrecento e più Santi, dell' Ordine, & fuo accrescimento : Composta dal Reuerendis. Monfig. Marco da LISBONA VescouoPortuense. E tradotta di lingua Spagnuola nella nostra Italiana dal Sig. HORATIO DIOLA Bolognefe, All Illustriss. e Reuerendiss. Sig.il Signor Cardinal Farnese. IN VENETIA, Presso Erasmo Viotti. M DXCVIII. ET REVERENDISSIMO SIGNORE, MIO SIG. ET PATRONE COLENDISSIMO. 11 Signor Cardinal Farnese. BIBLIOTECA S 'IO poteßi per me stessa mostrare à V. S. Illustrißima & Reuerendißima quello, che bramo, & deuo, & ella resterebbe più certo della suprema mia de notione, & io piu pago mi tro uerei dell'alto pensiero, che tengo di riuerirla. Mà poiche la mia fortuna porta che'l mio volere sia infinito, & le mie forze fiano non folamente finite, mà deboli, & di quasi nissun valore, s'appaghi, la fupplico, del voler folo. Et fi compiaccia d'accettar lietamente dalle mie stampe la Terza Parte delle Croniche de Frati Minori,figli di quel gran Padre Francesco, che con l'humiltà vinse Lucifero, con l'altißima battaglia dello sprezzo del 2 mondo mondo, & di se steßo espugnò la quasi insuperabile Hidra, & la mostruosa chimera delle tentationi; & con le machine dell'amore violento, per così di re, CHRISTO stesso, nostro Dio, à dargli fegno del l'amor reciproco, che gli portaua, poiche quali gentile, &riamato amante rapi l'animo di lui tant'altamente ad amarlo, che come tutto trasformato nel fuo caro Crucifiso sistana, così del medefmo Crucifsso fu impressa in lui quella stupenda stampa, la quale anco oltre la rinouatione del mondo con eterno miracolo viurà carißima, e dolcißima. Mà à che mi stendo io arido ruscelletto in voler portar acque di lode à quel grad'Oceano di gloria? & perche cerco di fcemare i meriti con parole rozze à quel gran campione di Santa Chiesa? della quale fendo V. S. Illustrißima, & Reuerendißima, quel forte, & raro fostegno, che sà il Christiano Mondo, & non imitando, mà avanzandoi gloriofißimi fuoi antenati, mi parrebbe di commettere errore gramßimo, s'io in riftampar le medesme Croniche, non tornaßi à confecrarle al suo Altıßimo, & Sacrofanto nome. S'ella dunque gradi quello, che alt' horale dedicai, & mia feruitu, & deuotione seco, si maggiormente l'uno,& l'altro gradisca hora poi che per moltegratiericeuute dalla Serenißima sua casa questa piu obligata,& quello ampliato di mol te te aggiunte di nuouo le si fanno vedere ; & se pure le paresse, che nè quello, nè questa fosse atta a fauorirmi della sua gratia, mi vaglia almeno il defiderare ogni grandezza à V. S. Illustrissima; la quale quanto più felice sarà, tanto piu mi reputero,& contento, & obligato à pregare S. D.Maestà, che la faccia di felice felicissima, e di felicifsima beata; il che spero di douer fare così come le faccio humilifsima riuerenza. Di Parma alli 15. d'Ottobre 1597. D.V. S. Illustrissima & Reuerendissima Humilifsimo feruitore, & Vafallo Erasmo Viotti. 1 |