Le opere di Galileo Galilei: Opere astronomiche. 1842-1853Società Editrice Fiorentina, 1856 |
Inhalt
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abbia abbiamo acciò affetto alcuna amici anco appresso assai aver bacio le mani Benedetto BENEDETTO CASTELLI bisogno BONAVENTURA CAVALIERI buona Cardinale ch'ella ch'io Ciampoli Cicloide colla Cometa Commercio Epistolare consolazione contento costà credo Decembre desiderio detto dice discorso essendo fare favore figliuolo filosofia Firenze fusse GALILEO GALILEI Gioan giorni GIOVANNI CIAMPOLI gran grazia gusto intendere intorno Keplero l'Arago lasciato lettera di V. S. lettere libro liuto Lorenzo Magalotti luogo Macchie Solari Maestro Magalotti manca mandato medesimo mese Micanzio Monaco Monsig Monsignor mostra nuovo occasione Orologio Orologio a pendolo Padova Padre parole passato pendolo Pisa poco possa potuto prego presente pubblicazione pure qu'il quod raccomanda resto ricevuto risposta riverenza Sagredo sanità sarà Scheiner scritto scrittura scrivere sentire Serenissimo servirla servitore settimana sidera Siena Signore Dio spero stampa stima studj Suppl Tomo trovo Ugenio vedere Velsero Venezia vero Vincenzo Vincenzo Galilei Vincenzo Viviani zione
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Seite xvii - D'un solo non può essere, perché la sua figura o è convessa, cioè più grossa nel mezzo che verso gli estremi, o è concava, cioè più sottile nel mezzo, o è compresa tra superficie parallele: ma questa non...
Seite 339 - ... il quale stando fermo tratteneva il discender di » quello , ma sollevato in fuori e lasciato poi in libertà , » nel passare oltre il perpendicolo , con la più lunga delle
Seite xvi - Padova, dove allora stanziavo, e mi posi a pensar sopra tal problema, e la prima notte dopo il mio ritorno lo ritrovai, ed il giorno seguente fabbricai lo strumento, e ne diedi conto a Vinezia ai medesimi amici co...
Seite xvii - ... la convessa gli accresce bene"), ma gli mostra assai indistinti ed abbagliati; adunque un vetro solo non basta per produr l'effetto.
Seite xxxiii - ... ch'io con mie maravigliose osservazioni e chiare dimostrazioni aveva ampliato per cento e mille volte più del comunemente creduto da...
Seite 339 - Ba290 lestri, magnano in quel tempo al Pozzo dal Ponte Vecchio, il quale aveva qualche pratica nel lavorare orivuoli grandi da muro, e da esso fecesi fabbricare il telaio di ferro, le ruote con i lor fusti e rocchetti, senza intagliare; ed il restante lavorò di propria mano, facendo nella ruota più alta, detta delle tacche, n.° 12 denti, con altrettanti pironi scompartiti in mezzo tra dente e...
Seite 338 - Vincenzio intendeva di fabbricar lo strumento di propria mano, acciò questo, per mezzo degli Artefici non si divulgasse prima che fosse presentato al Serenissimo Granduca suo Signore, ed appresso alii Signori Stati per uso della longitudine ; andò differendo tanto l...
Seite xvii - Vinezia, dove se voi allora foste stato, non m'avreste spacciato così per semplice balio: ma vive ancora, per la Dio grazia, la maggior parte di quei signori, benissimo consapevoli del tutto, da' quali potrete esser meglio informato.
Seite 362 - Dio, che ben comprende che ndlla causa per la quale io patisco, molti ben più dottamente, ma niuno, anco dei Santi Padri, più piamente né con maggior zelo verso Santa Chiesa, né in somma con più santa intenzione di me, avrebbe potuto procedere e parlare...
Seite xiv - Galileo, la quale fu, che presa una caraffella di vetro di grandezza di un piccol uovo di gallina, col collo lungo due palmi in circa, e sottile quanto un gambo di pianta di grano, e riscaldata bene colle palme delle mani la detta...