Opere, Band 4N. Carli e G. Ricci, 1814 |
Im Buch
Ergebnisse 1-5 von 32
Seite 2
... cara , Che d'ogni altro tormento , Fuor che dell ' odio tuo , per questo core Lo star da te lontano è mal peggiore . Gal . Ah se veduto avessi , Come vid ' io dalle materne spume , Di quai cibi funesti Pasca l'ingordo ventre il mostro ...
... cara , Che d'ogni altro tormento , Fuor che dell ' odio tuo , per questo core Lo star da te lontano è mal peggiore . Gal . Ah se veduto avessi , Come vid ' io dalle materne spume , Di quai cibi funesti Pasca l'ingordo ventre il mostro ...
Seite 6
... cara ; E ch'io medesmo voglio , Pur ch'ella più da me non stia lontano , Somministrar le fiamme alla sua mano ; Sebben quei velli istessi , Ch'ella teme e disprezza , Fan tutto il pregio mio , la mia bellezza . Mira il monte , e vedi ...
... cara ; E ch'io medesmo voglio , Pur ch'ella più da me non stia lontano , Somministrar le fiamme alla sua mano ; Sebben quei velli istessi , Ch'ella teme e disprezza , Fan tutto il pregio mio , la mia bellezza . Mira il monte , e vedi ...
Seite 10
... cara , Che d'ogni altro tormento , Fuor che dell ' odio tuo , per questo core Lo star da te lontano è mal peggiore . Gal . Ah se veduto avessi , Come vid ' io dalle materne spume , Di quai cibi funesti Pasca l'ingordo ventre il mostro ...
... cara , Che d'ogni altro tormento , Fuor che dell ' odio tuo , per questo core Lo star da te lontano è mal peggiore . Gal . Ah se veduto avessi , Come vid ' io dalle materne spume , Di quai cibi funesti Pasca l'ingordo ventre il mostro ...
Seite 11
... cara ! Aei . Tante volte ei m'uccide , Quante me dal mio cor parte , e divide . Polifemo , Glauce , e Galatea . anno l'onde , e san l'arene Le mie pene , e non so come Hanno appreso del mio bene Il bel nome a replicar . Tu più sorda , e ...
... cara ! Aei . Tante volte ei m'uccide , Quante me dal mio cor parte , e divide . Polifemo , Glauce , e Galatea . anno l'onde , e san l'arene Le mie pene , e non so come Hanno appreso del mio bene Il bel nome a replicar . Tu più sorda , e ...
Seite 18
... cara , Fin dalle fasce a sostenere impara . Scendan dal terzo cielo Le regie cune ad agitar gli amori , E con le mamine intatte Virtù ne venga , e lor ministri il latte . Facciano adulte , e grandi De ' materni costumi , Del patero ...
... cara , Fin dalle fasce a sostenere impara . Scendan dal terzo cielo Le regie cune ad agitar gli amori , E con le mamine intatte Virtù ne venga , e lor ministri il latte . Facciano adulte , e grandi De ' materni costumi , Del patero ...
Andere Ausgaben - Alle anzeigen
Häufige Begriffe und Wortgruppen
affetti alcun alfin allora alma altrui amante amor antichi ARCIDUCHESSA Arist Aristotile arte Asteria Atal Atalanta Aten Atenaide Attori Augusta avea azioni bella canto Capitolo ch'io Ciel ciglio Climene commedia convien cotesta credo d'Orazio Dacier dice diletto dolce Dramma Drammatici Edipo Egle Endimione Epico Eschilo Euripide favola felice ferita fuggi Giove Glauce Greci Iliade Imen Imeneo imitazione istesso l'alma l'onde labbro lascia Licori lieto luogo medesimo Medoro mente musica Nice Nume Odissea Oh Dio Omero Orazio pace Palemone parlar parole passi periglio petto piacer Poema Poema Epico poesia Poeta Poetica possa Pulcheria quid quod ragione rappresentazione rende scena sdegno sentenza sento Sofocle Soggetto sospirar spettatori spiega strali teatro Teod Teodosio Tespi timor Tirs Tragedia tragico troppo trova veggo verisimile versi visibile vuol γὰρ δὲ ἐν καὶ τὸ τῶν
Beliebte Passagen
Seite 290 - Da tutto ciò convincentemente si deduce che l'imitatore non essendo copista, né aspirando perciò ad ingannare alcuno, non si obbliga a conservar nelle sue imitazioni tutte indistintamente le circostanze del vero; ma solamente quelle che la sua industria può giungere a comunicare alla materia in cui si è impegnato di farle, senza mai però abbandonarla o nasconderla. E che per necessaria conseguenza è assioma assai difettoso ed equivoco il dir seccamente (come ogni giorno si dice) che l'imitatore...
Seite 198 - Si veneror stultus nihil horum : " 0 si angulus ille Proximus accedat qui nunc denormat agellum ! 0 si urnam argenti fors quae mihi monstret, ut illi Thesauro invento qui mercenarius agrum Illum ipsum mercatus aravit, dives amico Hercule...
Seite 398 - Il popolo è per l'ordinario il men corrotto d' ogni altro giudice . Non seduce il suo giudizio rivalità d'ingegno, non ostinazione di scuola, non confusione d'inutili, di falsi, di male intesi o male applicati precetti, non voglia di far pompa d' erudizione , non malignità contro i moderni , mascherata d'idolatria per gli antichi, nè alcun altro de' tanti velenosi aflètti del cuore umano , fomentati , anzi bene spesso prodotti dalla dottrina , quando non giunge ad esser sapienza.
Seite 398 - ... fomentati , anzi bene spesso prodotti dalla dottrina , quando non giunge ad esser sapienza. Legge ed ascolta il popolo i poeti unicamente per dilettarsi : non se ne compiace se non quando sente commoversi ; e, benché s'inganni il più delle volte, quando pretende di spiegar le cagioni del suo compiacimento , non s'inganna perciò in lui giammai la natura , quando si risente ali' efficacia de' non conosciuti impulsi che l
Seite 322 - Cartagine, in un altro la cena, nel terzo la caccia, nel quarto gl'inutili sforzi della regina per non essere abbandonata, e finalmente nell'ultimo la disperata sua morte ; perché sarebbe mai degno di biasimo un poeta che presentasse a" suoi spettatori successivamente in diversi gruppi, come in diversi quadri, le diverse azioni, senza le quali non sarebbe verisimile la principale? Ogni nuovo quadro, essendo circoscritto e distinto, senza violare qualunque più sofistica regola, può supporre altro...