Opere, Band 4N. Carli e G. Ricci, 1814 |
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... alcun freno , o ritegno , tenendo continuamente lauta corte , abbandonato affatto lo studio della Leg- ge , dopo essersi di bel nuovo tutto consacrato a quello della poesia . Nè lungamente fece tal vita che la eredità lasciata dal ...
... alcun freno , o ritegno , tenendo continuamente lauta corte , abbandonato affatto lo studio della Leg- ge , dopo essersi di bel nuovo tutto consacrato a quello della poesia . Nè lungamente fece tal vita che la eredità lasciata dal ...
Seite vii
... alcun tempo tutti i suoi sudditi in grave timore della sua vita , quando le armate nemiche , secondo le varie vicende delle battaglie , sconfissero le Austriache nel- le diverse guerre , che hanno tormentata la Germa- nia , e in altre ...
... alcun tempo tutti i suoi sudditi in grave timore della sua vita , quando le armate nemiche , secondo le varie vicende delle battaglie , sconfissero le Austriache nel- le diverse guerre , che hanno tormentata la Germa- nia , e in altre ...
Seite ix
... alcun modo astenersene e tutto non sentirsi com- mosso , e tal volta forse ancor piangere , se non è di animo rozzo oltre misura , ed incolto . Il che è opi- nione tanto radicata nelle menti di tutti , che il Me- tastasio sia perciò ...
... alcun modo astenersene e tutto non sentirsi com- mosso , e tal volta forse ancor piangere , se non è di animo rozzo oltre misura , ed incolto . Il che è opi- nione tanto radicata nelle menti di tutti , che il Me- tastasio sia perciò ...
Seite 88
... alcun Nume altro cenno non aspetta ; Fin Orion dall ' agghiacciato polo La minor Orsa alla gran pompa affretta : Giuno discioglie ai suoi pavoni il volo , Venere il freno alle colombe assetta , Cibele al carro i suoi leoni aggiunge ...
... alcun Nume altro cenno non aspetta ; Fin Orion dall ' agghiacciato polo La minor Orsa alla gran pompa affretta : Giuno discioglie ai suoi pavoni il volo , Venere il freno alle colombe assetta , Cibele al carro i suoi leoni aggiunge ...
Seite 91
... alcun suon l'orecchio gli percuote , Apre il ciglio di sonno ancora asperso . Tai ei dal suo pensier la mente scuote ; E poichè il ciglio a Giove ebbe converso , Ruppe , mentre la voce al labbro invia , Con un sospiro al favellar la via ...
... alcun suon l'orecchio gli percuote , Apre il ciglio di sonno ancora asperso . Tai ei dal suo pensier la mente scuote ; E poichè il ciglio a Giove ebbe converso , Ruppe , mentre la voce al labbro invia , Con un sospiro al favellar la via ...
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Seite 290 - Da tutto ciò convincentemente si deduce che l'imitatore non essendo copista, né aspirando perciò ad ingannare alcuno, non si obbliga a conservar nelle sue imitazioni tutte indistintamente le circostanze del vero; ma solamente quelle che la sua industria può giungere a comunicare alla materia in cui si è impegnato di farle, senza mai però abbandonarla o nasconderla. E che per necessaria conseguenza è assioma assai difettoso ed equivoco il dir seccamente (come ogni giorno si dice) che l'imitatore...
Seite 198 - Si veneror stultus nihil horum : " 0 si angulus ille Proximus accedat qui nunc denormat agellum ! 0 si urnam argenti fors quae mihi monstret, ut illi Thesauro invento qui mercenarius agrum Illum ipsum mercatus aravit, dives amico Hercule...
Seite 398 - Il popolo è per l'ordinario il men corrotto d' ogni altro giudice . Non seduce il suo giudizio rivalità d'ingegno, non ostinazione di scuola, non confusione d'inutili, di falsi, di male intesi o male applicati precetti, non voglia di far pompa d' erudizione , non malignità contro i moderni , mascherata d'idolatria per gli antichi, nè alcun altro de' tanti velenosi aflètti del cuore umano , fomentati , anzi bene spesso prodotti dalla dottrina , quando non giunge ad esser sapienza.
Seite 398 - ... fomentati , anzi bene spesso prodotti dalla dottrina , quando non giunge ad esser sapienza. Legge ed ascolta il popolo i poeti unicamente per dilettarsi : non se ne compiace se non quando sente commoversi ; e, benché s'inganni il più delle volte, quando pretende di spiegar le cagioni del suo compiacimento , non s'inganna perciò in lui giammai la natura , quando si risente ali' efficacia de' non conosciuti impulsi che l
Seite 322 - Cartagine, in un altro la cena, nel terzo la caccia, nel quarto gl'inutili sforzi della regina per non essere abbandonata, e finalmente nell'ultimo la disperata sua morte ; perché sarebbe mai degno di biasimo un poeta che presentasse a" suoi spettatori successivamente in diversi gruppi, come in diversi quadri, le diverse azioni, senza le quali non sarebbe verisimile la principale? Ogni nuovo quadro, essendo circoscritto e distinto, senza violare qualunque più sofistica regola, può supporre altro...