Archivio di note diplomatiche, proclami, manifesti, circolari, notificazioni, discorsi ed altri documenti autentici riferibili all'attuale guerra contro l'Austria per l'indipendenza italiana

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Presso Francesco Colombo, 1859 - 611 Seiten
 

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Seite 98 - Geloso custode dell'avito patrimonio comune d'onore e di gloria^ io do lo Stato a reggere al Mio amatissimo Cugino il Principe Eugenio e ripiglio la spada.
Seite 11 - Questa condizione non è scevra di pericoli, giacché nel mentre rispettiamo i trattati non siamo insensibili al grido di dolore che da tante parti d'Italia si leva verso di noi.
Seite 170 - Sembra intenzione del nemico di provocare la rivoluzione alle spalle dell' armata che sta sotto i miei ordini e di costringermi in tal modo ad abbandonare una posizione che pare egli non ardisca attaccare in campo aperto. Ciò però non gli riuscirà. Fra poco giungeranno dagli Stati ereditarj dell'augusto nostro Sovrano nuove forze imponenti, che basteranno a reprimere colla massima energia qualunque rivoluzione scoppiasse.
Seite 216 - L'imperatore dei francesi, generoso nostro alleato, degno del nome e del genio di Napoleone, facendosi Duce dell'eroico esercito di quella grande nazione, vuole liberare l'Italia dalle Alpi all'Adriatico...
Seite 209 - Io non vengo tra voi con un sistema preconcepilo, per {spossessare sovrani, o per imporre la mia volontà ; il mio esercito non si occuperà che di due cose: combattere i vostri nemici e mantenere l'ordine interno; esso non porrà ostacolo alcuno alla libera manifestazione de
Seite 97 - Così oggi é intero il diritto della nazione ed io posso in piena coscienza sciogliere il voto fatto sulla tomba del mio Magnanimo Genitore. Impugnando le armi per difendere il mio trono, la libertà dei miei popoli, l'onore del nome italiano, io combatto pel diritto di tutta la Nazione.
Seite 405 - La Consulta, udite le comunicazioni del Governo, persuasa che il ritorno della caduta Dinastia, come qualunque altro assetto che fosse contrario al sentimento nazionale, sarebbe incompatibile col mantenimento dell'ordine in Toscana, e getterebbe in Italia il seme di nuovi sconvolgimenti, opina che il Governo 1.° Faccia i più premurosi uffici presso SM l'imperatore dei Francesi, e si adoperi anche presso le altre grandi Potenze, perché nel determinare le sorti di questa parte d' Italia si abbia...
Seite 311 - ... represso e frenato dalle Nostre pontificie milizie, le quali, trovandosi in poco numero, non erano in grado di resistere al loro furore ed alla loro audacia. Laonde nelle anzidette città si vide per opera dei faziosi conculcata l'autorità di ogni legge divina ed umana, ed oppugnata la suprema civile potestà Nostra e di questa S. Sede, inalberati i vessilli della ribellione, tolto di mezzo il legittimo...
Seite 209 - Sardegna : l'onore e gli interessi della Francia me lo imponevano. « I vostri nemici, che sono i miei, hanno tentato di sminuire la simpatia che era universale in Europa < per la vostra causa, facendo credere che io non facessi la guerra che per ambizione personale, o « per ingrandire il territorio della Francia.
Seite 128 - L'Austria, facendo entrare il suo esercito sul territorio del Re di Sardegna, nostro alleato, ci dichiara la guerra. Essa viola cosi i trattati, la giustizia, e minaccia i nostri confini.

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