LEGISLAZIONE E GIURISPRUDENZA SUI DIRITTI D'AUTORE TRATTATO DEI RAPPORTI FRA AUTORI E EDITORI, IMPRESARJ, C CONTENENTE LEGGI, REGOLAMENTI, DECRETI, NOTE MINISTERIALI AI LETTORI Fu più volte ripetuto essere una conquista della civiltà moderna la tutela che si va presso tutti i popoli consolidando sulle produzioni dell'ingegno, sul patrimonio delle scienze, delle lettere e delle arti: poichè alle protezioni dei principi e dei mecenati si venne man mano sostituendo la protezione della legge, al favore il diritto, con sommo vantaggio della libertà, della dignità individuale. E se fino nell'evo antico riconoscevasi giusto e naturale che ciascuno fosse rimunerato del proprio lavoro, delle proprie fatiche, non era meno giusto e naturale che anche il lavoro, il prodotto della intelligenza dovesse fornire a chi ne arricchiva il pubblico, onesto modo di provvedere ai bisogni della vita, e di giovare, anche dopo la temba, a coloro che dell'autore divisero le gioje e i dolori, le sollecitudini e gli affetti. Quando poeti e letterati scrivevano nelle corti dei principi quasi solo per magnificarne le virtù e la grandezza, quando la dottrina e l'istruzione erano privilegio di pochi eletti, scarsa tornava la produzione, ma l'autore era libero da moleste preoccupazioni pel dimane, ricevendo dalla vanità soddisfatta delle signorie lauta mercede alle sue fatiche. Per altro la letteratura era, di regola, cortigianesca o partigiana, il moto intellet |