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tuale delle masse torpido e limitato. Sicchè ben disse l'Astigiano: Chi togliesse a Orazio e Virgilio le lodi di Augusto e dei Cesari, all'Ariosto e al Tasso le Estensi, e a tanti altri scrittori le adulazioni tutte o i timidi riguardi, non accrescerebbe egli di gran fatto la gloria agli autori, e ai lettori di gran lunga la luce, il diletto e l'utilità ?

Oggidì (lo dissi altrove) il grande mecenate della intelligenza è il pubblico: il bisogno, l'obbligo della istruzione sono universali: l'impeto dell' ingegno, le ispirazioni del genio trovano spinta e favore nella libertà, protezione e difesa nelle leggi. Perocchè, mentre ogni Stato mira ad assicurare di vigorosa tutela la produzione paesana, non manca di ottenere all'estero con reciproche garanzie la sollecita vigilanza, che agli stranieri pure fraternamente si presta, perchè da quasi tutti i popoli è ormai abolito l'albinaggio del pensiero.

Non voglio qui indagare o deplorare se talora, grazie a questa difesa, il mercato librario per avventura non si ingombri, come già segnalava un illustre scrittore, di cattive pubblicazioni, di traduzioni pessime e di ristampe per lo meno inutili, le quali mercè i larghi sconti e le destrezze degli associatori e tutti gli altri artifici del traffico, contendono lo spaccio ai buoni libri e li vincono non di rado in diffusione e in fortuna.

A me importa constatare che l'omaggio reso nelle leggi di tutte le nazioni ai diritti dell'intelletto produttore, ha spezzato le barriere del contrabbando scientifico. e letterario, e diede vita in Berna a una federazione dei varii Stati, la quale facendosi interprete della coscienza pubblica, rivendicò in un patto solidale questi sacrosanti diritti dalle piraterie librarie, dalle baratterie del commercio; importa ai tribunali, ai giu

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reconsulti, agli studiosi di conoscere lo stato attuale della legislazione e della giurisprudenza italiana e straniera in questo interessante ramo del giure internazionale e privato, che deve al secolo nostro il suo pieno svolgimento, la sua larga e razionale applicazione. Perocchè mentre le istituzioni politiche e sociali dell'epoca moderna, seguendo il movimento democratico dei tempi, mirano a procacciare un'equa rimunerazione al lavoro manuale, agli operai delle mille industrie che fioriscono intorno agli umani consorzi, nulla era più santo e doveroso che rilevare altresì i prodotti della intelligenza, del genio, assicurando libertà e decoro agli operai del pensiero, che spargono intorno i fecondi raggi della scienza, della letteratura e dell'arte, a vantaggio della intera umanità: che alle conquiste del terrore e del sangue sostituiscono le conquiste del vero, del bello, dell'utile universale.

Mi parve, quindi, non inutile fatica il completare alcuni miei vecchi studi sui diritti degli autori, raccogliendo in ordinato lavoro le disposizioni legislative, le opinioni degli scrittori, i responsi dei tribunali, delle corti, o del Consiglio di Stato, concernenti questa speciale materia del diritto intellettuale, unendovi quelle considerazioni o illustrazioni che nelle singole questioni o nei singoli casi pratici sembravano più conformi allo spirito, agli intendimenti della legge.

Strada facendo mi trovai ingolfato in un mare magno di giudicati, di dissertazioni, di pareri, di congressi, di voti e proposte, che avrebbero dato materia a parecchi volumi se tutto avessi voluto tesoreggiare: ho procurato invece di essere conciso, abbracciando i varii lati del vasto argomento, nelle sue questioni principali, additando insieme largamente le fonti ove il giurista

potrà nelle varie contingibilità dei casi speciali trovare più diffusa e ampia messe di dimostrazioni e di giurisprudenza.

Posi qualche studio perchè l'opera mia riuscisse piuttosto utile che voluminosa, e spero che il cortese lettore voglia essere indulgente alle buone intenzioni.

Milano, li 15 ottobre 1889.

ENRICO ROSMINI.

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1. Molti egregi scrittori italiani e stranieri dissertarono lungamente sulla origine e sul fondamento dei diritti dell'autore, e gli studiosi potranno rivolgersi a quelle fonti autorevoli e copiose, ove amassero coglierne i fiori più eletti della erudizione storica e giuridica (1): io mi limiterò a poche notizie critiche ed a qualche considerazione generale.

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(1) Bibliografia: MANCINI, Intorno alla proprietà letteraria, Napoli, 1841; CATTANEO, Osservazioni sul progetto di legge sulla proprietà letteraria presentato al Senato il 18 novembre 1862, Milano, 1862'; TODDE, Studio sulla pretesa proprietà letteraria, Cagliari, 1863; RABBENO, Sui diritti degli autori delle opere d'ingegn», Milano, 1865; - DRAGO, Annotazioni alla legge 25 giugno 1865, Genova, 1866; --ZENI, Sui monopolj del pensiero, Ferrara, 1867; MANZONI, Prose varie, Milano, 1869; — RUBIERI, Sulla proprietà intellettuale (negli Atti dell' Accademia dei Georgofili, nuova serie, tom. X); - Bozzo BAGNERA, Proprietà letteraria ed artistica, Palermo 1871; CAVALLOTTI, Della proprietà letteraria e artistica e sua perpetuità, Milano, 1871; LOSANA, Dei diritti d'autore, Torino, 1872; AMAR, Dei diritti degli autori, Torino, 1874; CARRARA, Delle contravvenzioni alla legge sulla proprietá letteraria in attinenza ai trattati internazionali (nel Giornale celle leggi, vol. VII, n. 7 e 8); CAMPANI, Questione di proprietà letteraria (nella Rivista Parma-Modena, vol. I, pag. 449); MARCHETTI, Sulle contraffazioni delle opere adatte a pubblico spettacolo; LOXONACO, Qualunque protu

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zione che possa dirsi effetto di lavoro intellettuale costituisce opera d'ingegno (nel Filingeri, vol. III, p. 558); AMAR, Dei diritti degli artisti in Italia ed all'estero, Torino, 1880: BRUZZO, De'di ritto di proprietà sulle produzioni

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È naturale che nell'evo antico non si scorgano traccie di proprietà letteraria, dacchè, prima della stampa e degli altri modi di riproduzione delle opere dell'in

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dell'ingegno, Genova, 1881; Lozzi, Diritti d'autore sulle opere postume (nella Giurisprud. Italiana, Vol. XXXIII, eol. 57); PANEBIANCO, L'autore straniero di un'opera musicale quali obblighi ha dalla legge per garanzia della sua proprietà artistica in Italia? (nella Gazzetta del Procuratore, vol. XVI, pag. 561); CHIAVES, Sui diritti degli autori d'opere d'arte, Torino, 1882; BERTOLINI, Sulle opere d'ingegno ed industriali con speciale riguardo alla fotografia (nel Monitore dei Tribunali, vol. XXIV, pag. 172): LUCCHINI, Commento al testo unico 19 settembre 1882, (nella Rivista Penale, 1885): GASTAMBIDE. Traité théorique et pratique des contrefaçons, Paris, 1837 : RENOUARD, Traité des droits d'auteur dans la littérature, les sciences et les beaux arts, Paris, 1838: BLANC ET BEAUME, Code général de la propriété industrielle, littéraire et artistique, Paris, 1854: CAPPELMANS, Sur la propriété littéraire et artistique, en Belgique et en France, Bruxelles, 1854; LABOUBLANC, Traité de la contrefaçon, Paris, 1855: LAYE, Etudes sur la propriété littéraire en France et en Angleterre, Paris, 1838: GASTAMBIDE, Histoire et théorie de la propriété des auteurs, Paris, 1862: GAUTHIER, De la propriété littéraire sur les livres d'éducations, Questions de jurisprudence, Paris, 1862: — HUARD, Étude comparative des législations française et étrangères en matière de propriété industrielle, littéraire et artistique, Paris, 1863; CALMELS, De la propriété et de la contrefaçon des œuvres de l'intelligence, Paris, 1864. CLAPIER, Du droit de propriété à propos de la loi du 14 juillet 1866 sur les droits d'auteur, Paris, 1867 ; LE BARROIS, D'ORGEVAL, La propriété littéraire en France et à l'étran ger, Paris, 1878: GUAY, De la propriété littéraire, ou explication de la loi des 14-19 juillet 1866 sur les droits des héritièrs, Paris, 1876; ID.. De la propriété littéraire, drammalique et artistique dans les differents Elat d'Amérique latine, Paris, 4876: THULLIEZ, Etude legislative, historique et juridique sur la propriété littéraire, Paris, 1876: GUAY, De la repression de la contrefaçon en matière de propriété littéraire, Paris, 1877; FOLLEVILLE, De la propriété littéraire et artistique, Paris, 1877; FLINIAUX, Legislation et jurisprudence concernant la propriété littéraire et artistique, Paris, 1878; LESENNE, Code du théatre, Paris, 1878; WORMS, Etude sur la propriété littéraire, Paris 1878; FLINIAUX, La propriété industrielle et la propriété littéraire et artistique en France et à l'étranger, Paris, 1879; ID., Essai sur les droits des auteurs étrangers en France et des auteurs français, Paris, 1879; PONSONAILHE, De la propriété littéraire et artistique en droit romain et en droit français, Toulouse, 1879; POUILLET, Traité théorique et pratique de la propriété littéraire et artistique et du droit de représentation, Paris, 1879; ANCILLON DE Jour, De la propriété litter. et artistique, Paris, 1880; DELALANDE, Étude sur la propriété littéraire et artistique, Paris, 1880; DE MARCHI, La propriété littéraire, artistique et industrielle en Turquie et en Egypte, Paris, 1881: SAUVEL, La

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