Opere di Pietro Metastasio, Band 12Gabinetto di Pallade, 1819 |
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Seite 26
... cura . Diss ' egli ; e mentre a replicare io piglio , Sen fugge il sogno , e nel medesmo istante Umido apersi e sbigottito il ciglio : E , dalle piume al suol poste le piante , Vidi del dì la face omai vicina , Che la compagua del ...
... cura . Diss ' egli ; e mentre a replicare io piglio , Sen fugge il sogno , e nel medesmo istante Umido apersi e sbigottito il ciglio : E , dalle piume al suol poste le piante , Vidi del dì la face omai vicina , Che la compagua del ...
Seite 33
... cura Quanto sa produr natura Di più caro e più gentil . Qui non sol de ' nostri lidi Vedrai pesci , augelli e fiere Fender l'acque , errare a schiere Nel bel carcere real ; Ma più d'un calcare il suolo , Girne a nuoto , alzarsi a volo ...
... cura Quanto sa produr natura Di più caro e più gentil . Qui non sol de ' nostri lidi Vedrai pesci , augelli e fiere Fender l'acque , errare a schiere Nel bel carcere real ; Ma più d'un calcare il suolo , Girne a nuoto , alzarsi a volo ...
Seite 47
... Cura di me ; come se monco o come , Morta la destra , inutil corpo io fossi . Chi gode oggi favor , se non chi a parte È degli altrui misfatti , e chi si sente L'alma sudar nel contener gli arcani Che sempre ha da tacer ? Di nulla crede ...
... Cura di me ; come se monco o come , Morta la destra , inutil corpo io fossi . Chi gode oggi favor , se non chi a parte È degli altrui misfatti , e chi si sente L'alma sudar nel contener gli arcani Che sempre ha da tacer ? Di nulla crede ...
Seite 55
... cura Aver potrà , nel prevenir togato , Trottando il dì ; se , risvegliati appena Quei che eredi non han , sino il Pretore I suoi littori a rompicollo affretta , Perchè prima di lui Modia ed Albina Il suo collega a salutar non giunga ...
... cura Aver potrà , nel prevenir togato , Trottando il dì ; se , risvegliati appena Quei che eredi non han , sino il Pretore I suoi littori a rompicollo affretta , Perchè prima di lui Modia ed Albina Il suo collega a salutar non giunga ...
Seite 79
... cura : e tuo frattanto , Giano , padre del giorno , o qual piùs vuoi Nome ascoltar , sia del principio il vanto . Alcun non v'è che incominciar fra noi Impresa , opra , o fatica abbia ardimento ( Legge è del ciel ) senza gli auspici ...
... cura : e tuo frattanto , Giano , padre del giorno , o qual piùs vuoi Nome ascoltar , sia del principio il vanto . Alcun non v'è che incominciar fra noi Impresa , opra , o fatica abbia ardimento ( Legge è del ciel ) senza gli auspici ...
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Abramo Achille affetti alcuni alfin allor altrui amico antichi ARBA Arbace Aristea Aristotile Artaserse Atalia atque avea azione canto carmi ch'io chè ciel Clistene Clitennestra colla condotta costume cotesto crede Creusa d'Achille d'Issipile d'Orazio Dacier degno Deidamia Demofoonte dialogo dice diletto Dircea eroi Eurinome favola figlio forza fuggir furor Giasone Gioas Giuseppe gran Greci guisa ille ingegni Issipile lascia Learco legge Licida Licomede lunga MANDANE Matusio MEGA CLE Megacle mente morte Musa musica Numi nunc Oh Dio Orazio osserva padre parlar parole passo personaggi piacer piè pietà PIETRO METASTASIO poema poesia poeta Poetica possa precetto presenta pronto quae quid quod Racine ragione Sanadon SATIRA scena scrittori sdegno sento signor Metastasio SIMEONE sinderesi somma spettatori sposa stile sublime teatro Temistocle tenerezza Tespi tibi Timante Tito Toante tragedia tragico trova Ulisse vede vegga verisimile versi virtù vuol
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Seite 106 - ... 10 scimus, et hanc veniam petimusque damusque vicissim; sed non ut placidis coeant immitia, non ut serpentes avibus geminentur, tigribus agni. Inceptis gravibus plerumque et magna professis purpureus, late qui splendeat, unus et alter...
Seite 110 - Quae nunc sunt in honore vocabula, si volet usus, Quem penes arbitrium est et jus et norma loquendi.
Seite 142 - Apollo. natura fieret laudabile carmen an arte quaesitum est: ego nec studium sine divite vena nec rude quid prosit video ingenium; alterius sic 410 altera poscit opem res et coniurat amice.
Seite 112 - Descriptas servare vices operumque colores Cur ego, si nequeo ignoroque, poeta salutor? Cur nescire pudens prave quam discere malo ? Versibus exponi tragicis res comica non vult; Indignatur item privatis ac prope socco 90 Dignis carminibus narrari coena Thyestae.
Seite 327 - Eu ! Rem poteris servare tuam. Redit uncia; quid fit?' ' Semis.' At haec animos aerugo et cura peculi 330 Cum semel imbuerit, speramus carmina fingi Posse linenda cedro et levi servanda cupresso ? Aut prodesse volunt aut delectare poetae, Aut simul et jucunda et idonea dicere vitae.
Seite 216 - Incident, nee quarta loqui persona laboret. .Actoris partes chorus officiumque virile Defendat," neu quid medios intercinat actus, Q,uod non proposito conducat et haereat apte...
Seite 205 - A questo mio principal motivo quell' altro si aggiunge di far, per quanto è possibile, comprendere agli stranieri che a torto il nostro teatro disprezzano, che le poesie del Signor Metastasio adornate di musica sono poesie musicali; ma senza l'unione di questo ornamento sono vere, perfette e preziose tragedie , da compararsi alle più celebri di tutte le altre nazioni: tragedie corredate di unità, di costume, d'interesse, di sublime linguaggio poetico, di spettacolo, di meravigliosi accidenti,...
Seite 343 - Diverse lingue, orribili favelle, parole di dolore, accenti d'ira, voci alte e fioche, e suon di man con elle facevan un tumulto, il qual s'aggira sempre in quell'aura sanza tempo tinta, come la rena quando turbo spira.
Seite 338 - Un sol de' guardi tuoi mi costringe a voler ciò che tu vuoi. Caro, son tua cosi, che, per virtù d'amor, i moti del tuo cor risento anch'io. Mi dolgo al tuo dolor, gioisco al tuo gioir, ed ogni tuo desir diventa il mio.
Seite 140 - Tu nihil invita dices faciesve Minerva ; 385 Id tibi judicium est, ea mens. Si quid tamen olim Scripseris, in Maeci descendat judicis aures Et patris et nostras, nonumque prematur in annum, Membranis intus positis : delere licebit, Quod non edideris ; nescit vox missa reverti.