Elegie : La Morte di CatoneGabinetto di Pallade, 1819 |
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Pietro Metastasio. DI CATONE ELEGIA POICHÈ fu il capo al gran Pompeo reciso , E che in Cesare sol concorse intero Quel poter che in due parti era diviso , La forza egli spiegò del proprio impero Su l'Africo superbo e sul Britanno , E sul ...
Pietro Metastasio. DI CATONE ELEGIA POICHÈ fu il capo al gran Pompeo reciso , E che in Cesare sol concorse intero Quel poter che in due parti era diviso , La forza egli spiegò del proprio impero Su l'Africo superbo e sul Britanno , E sul ...
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... capo al piè le più riposte vene , Talche Bion del mio timor s'accorse , E turbato soggiunse : ah non conviene Così di tema vil pingere il volto , Se la mia man ti guida e ti sostiene . Quel gel che intorno al core era raccolto , Poichè ...
... capo al piè le più riposte vene , Talche Bion del mio timor s'accorse , E turbato soggiunse : ah non conviene Così di tema vil pingere il volto , Se la mia man ti guida e ti sostiene . Quel gel che intorno al core era raccolto , Poichè ...
Seite 25
... capo al re Persiano Saziar nel sangue de ' seguaci suoi . Ivi è il feroce condottier Tebanc , Che ruppe nella Leutrica campagna L'audace corso del furor spartano . V'è Scipio che , scorrendo Africa e Spagna , Vinse Annibal , per cui ...
... capo al re Persiano Saziar nel sangue de ' seguaci suoi . Ivi è il feroce condottier Tebanc , Che ruppe nella Leutrica campagna L'audace corso del furor spartano . V'è Scipio che , scorrendo Africa e Spagna , Vinse Annibal , per cui ...
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Seite 343 - Diverse lingue, orribili favelle, parole di dolore, accenti d'ira, voci alte e fioche, e suon di man con elle facevan un tumulto, il qual s'aggira sempre in quell'aura sanza tempo tinta, come la rena quando turbo spira.
Seite 321 - L'amico infelice' Rispondi, 'morì.' Ah! no, si gran duolo Non darle per me: Rispondi, ma solo : 'Piangendo partì.
Seite 106 - ... 10 scimus, et hanc veniam petimusque damusque vicissim; sed non ut placidis coeant immitia, non ut serpentes avibus geminentur, tigribus agni. Inceptis gravibus plerumque et magna professis purpureus, late qui splendeat, unus et alter...
Seite 144 - Natura fieret laudabile carmen, an arte, Quaesitum est : ego nec studium sine divite vena ; Nec rude quid possit video ingenium : alterius sic Altera poscit opem res, et conjurat amice.
Seite 134 - Verbaque provisam rem non invita sequentur. Qui didicit patriae quid debeat et quid amicis, Quo sit amore parens, quo frater amandus et hospes, Quod sit conscripti, quod judicis officium, quae Partes in bellum missi ducis, ille profecto Reddere personae scit convenientia cuique.
Seite 120 - Conversis studiis aetas animusque virilis quaerit opes et amicitias, inservit honori, commisisse cavet quod mox mutare laboret. Multa senem circumveniunt incommoda, vel quod quaerit et inventis miser abstinet ac timet uti, vel quod res omnes timide gelideque ministrat, dilator, spe longus, iners, avidusque futuri, difficilis, querulus, laudator temporis acti se puero, castigator censorque minorum.
Seite 338 - Un sol de' guardi tuoi mi costringe a voler ciò che tu vuoi. Caro, son tua cosi, che, per virtù d'amor, i moti del tuo cor risento anch'io. Mi dolgo al tuo dolor, gioisco al tuo gioir, ed ogni tuo desir diventa il mio.
Seite 138 - ... verum ubi plura nitent in carmine non ego paucis offendar maculis, quas aut incuria fudit aut humana parum cavit natura.
Seite 42 - Quamvis digressu veteris confusus amici, laudo tamen, vacuis quod sedem figere Cumis destinet atque unum civem donare Sibyllae.
Seite 268 - Qual era il genitor. Come in un punto, oh Dio, Tutto cambiò d'aspetto! Voi foste il mio diletto, Voi siete il mio terror.