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ANNO 57.°

ANNALI UNIVERSALI

DI

MEDICINA

FONDATI DAL DOTTORE ANNIBALE OMODEI

CONTINUATI E DIRETTI DAL DOTTORE

ROMOLO GRIFFINI

CAV. DEL R. ORD. MAURIZIANO E DELLA LEG. D'ONORE; VICE-
PRESIDENTE DEL COMITATO CENTRALE D'ITALIA IN MILANO DELL'ASSO-
CIAZIONE INTERNAZIONALE DI SOCCORSO AI MILITARI FERITI O MALATI
IN TEMPO DI GUERRA; MEMBRO DELLA COMMISSIONE ESECUTIVA DELLA
ASSOCIAZIONE MEDICA ITALIANA; MEDICO PRIMARIO ONORARIO DELL'O-
SPEDALE MAGGIORE DI MILANO; DIRETTORE DELL'OSPIZIO PROVINCIALE
DEGLI ESPOSTI E DELLE PARTORIENTI; SOCIO DI VARIE ACCADEMIE
NAZIONALI ED ESTERE.

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Del cardiopalmo nervoso e del suo più congruo trattamento. Cenno storico teorico-pratico del dott. cav. MAZZA GIUSEPPE, di Sesto Calende.

In corde vita: ideoque medici praecipue

studia ad hoc convertenda.

Fa d'uopo pur troppo confessare, che le malattie del

sistema circolatorio, ed in ispecie quelle del cuore, si sono rese assai più frequenti che per lo passato. Senza entrare a descrivere particolarmente tutte le cagioni, le quali possono aver concorso a produrre l'aumento di queste gravi affezioni, noi diremo, che in generale esse vanno riposte, primieramente in tutte quelle potenze interne ed esterne, che in via diretta od indiretta servono a preparare od a rendere il tessuto organico debole e per conseguenza più sensibile; ed in quelle altre che aumentano, eccitano e stimolano meccanicamente, chimicamente o dinamicamente, l'organismo del cuore e sue dipendenze.

Non è qui nostro assunto il descrivere le varie malattie cardiache, che dipendono da idiopatico vizio organico, o da altre affezioni di organi più o meno lontani dal cuore, le quali per ostacolo od impedimento materiale, per irradiazione nervosa, per consenso o per simpatia lo

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possono trarre in scena, disturbando e pervertendo gravemente le sue funzioni.

Soggetto di questo piccolo nostro lavoro è la chiara. ed esatta narrazione e terapia del cardiopalmo nervoso, ossia palpitazione spasmodica del cuore, pura e genuina, che non ha alcun nesso nè relazione con qualsiasi altro processo raorboso.

Quanto sia importante la non dubbia cognizione di questa malattia onde procedere al suo trattamento, non havvi sicuramente alcun medico che lo possa ignorare; e sebbene non sia poi arduissima per un esperimentato osservatore la sua diagnosi, pure occorrono dei casi, in cui non si arriva alla meta, se non col porre ad attenta e scrupolosa disamina l'eziologia ed il quadro fenomenologico della malattia, non che tutti quelli straordinari eventi, che la possono accompagnare; ed è per questo che a séguito di lunga esperienza ci siamo indotti a scrivere su tale argomento, tanto più che possiamo con maggiore evidenza e con piena cognizione di causa parlare in proposito, essendo noi stessi già da tanti anni da tale egritudine affetti.

Le malattie del cuore, quantunque assai numerose, furono in gran parte quasi ignote agli antichi, nè si giunse a conoscerle, se non dopo che l'anatomia patologica venne a rilevare le alterazioni ed i guasti organici, a cui di spesso le medesime lasciano luogo; perlocchè le nostre prime nozioni riguardo a queste infermità non datano che dall'epoca del risorgimento delle scienze. Le immortali opere di Lancisi, Valsalva, Bonnet, Morgagni, Sénac, furono senza dubbio la base di questa nuova parte di patologia, la quale in seguito venne portata a maggior perfezione dai lavori di Borsieri, Frank, Portal, Corvisart, Testa, Hogdson, Meckel, Louis, Rostan, Bertin, Aran, Laënnec, Hope, Hasse, Stokes e di tanti altri, che sarebbe soverchio il nominarli; ma dalla rivi

sta che da noi si fece di tutti questi celebri scrittori. abbiamo potuto convincerci, che rapporto al cardiopalmo tutti lasciarono non poco a desiderare, si intorno alla sua indole, che riguardo alla sua terapia; e fra quelli che meglio fecero parola su questa materia, non si deve passare sotto silenzio il chiarissimo prof. Verson nel suo Trattato di medicina pratica >.

Nosografia.

La palpitazione spasmodica è una malattia in generale non dolorosa, ma di somma molestia, e nessuno può formarsi un vero concetto e dare una nitida descrizione della medesima, se non il medico che l'ebbe a soffrire. Ora insorge istantaneamente, ed ora è preceduta da inquietudine interna, da insolita frequenza di polsi, da stringimento alle fauci, da emicrania o da gravedine al capo, da tintinnio delle orecchie, da flatulenze e da vari altri disturbi nervosi, in ispecie nelle persone isteriche ed ipocondriache. Il cuore si rende assai agitato, e tutto l'albero arterioso partecipa alle sue pulsazioni, le quali ora sono violenti, ed ora deboli, assumendo non di rado la natura di un tremito od oscillazione come di una corda metallica. La temperatura della pelle per lo più si aumenta, ma qualche volta si abbassa, e le estremità inferiori, quando una e qualche volta ambedue, si rendono fredde. La faccia diventa rossa, gli occhi scintillano, le orecchie insistono a sussurrare, il capo si fa stordito, le carotidi pulsano, oscillano le giugulari. I flati ed i rutti si avvicendano o sono associati a rumori vaghi addominali, che vengono uditi anche dagli astanti, e l'ammalato percepisce in tutto il corpo il ripicchio arterioso. Una profonda ambascia lo invade con abbattimento morale ed alle penose pulsazioni cerca di porre riparo coll'applicare fortemente la mano alla mammella sinistra, non potendo

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