Opera colle controversie sulla Gerusalemme, Band 111823 |
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adunque agnizione alcuna altre amore anco anzi appresso Aristotele assai azioni bellezza biasimo Busiride carità Castelvetro ch'è ch'egli chè chiama ciascuno Cicerone cielo colla colui concetti conosce considerare convenevole conviene costumi d'Omero dell'animo Demetrio Falereo deono dice diletto dimostra divino donna Edippo Enea epico epopeja Esiodo essendo favola figliuolo filosofi forma fortuna gelosia gione giudicio gloria grandezza Greci guerra guisa Iddio Iliade imitazione Isocrate istesso istoria l'altre l'amore l'epopeja l'istesso l'istoria l'uno laon laonde lascivo legge lode luogo maggior maraviglia materia medesi medesimo mente Mezenzio morte natura niuna nome oltre Omero opinione padre pajono parimente parlare parole peravventura perciocchè perocchè persona Petrarca piuttosto Platone Plutarco poema eroico poesia poeta poetica possono principio propria ragione regno Romani Secretario Senofonte siano Signore simile Socrate soverchio sovra stima TORQUATO TASSO tragedia tratta Trojani Ugonotti uomini verisimile vero verso Virgilio virtù vizj zione
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Seite 101 - n su' vermigli ed in su' gialli Fioretti verso me, non altrimenti Che vergine che gli occhi onesti avvalli: E fece i prieghi miei esser contenti, Sì appressando sé, che il dolce suono Veniva a me co
Seite 3 - S' io ti fiammeggio nel caldo d' amore di là dal modo che in terra si vede sì che degli occhi tuoi vinco il valore, non ti maravigliar ; che ciò procede < da perfetto veder, che come apprende, così nel bene appreso move il piede. Io veggio ben sì come già risplende 7 nello intelletto tuo 1' eterna luce, che, vista sola, sempre amore accende ; e s' altra cosa vostro amor seduce, I0 non è se non di quella alcun vestigio mal conosciuto, che quivi traluce.
Seite 140 - La verginella è simile alla rosa, ch'in bel giardin su la nativa spina mentre sola e sicura si riposa, né gregge né pastor se le avicina; l'aura soave e l'alba rugiadosa, l'acqua, la terra al suo favor s'inchina: gioveni vaghi e donne inamorate amano averne e seni e tempie ornate.
Seite 242 - Ad una, a due, a tre, e l' altre stanno Timidette atterrando l' occhio e il muso ; E ciò che fa la prima, e l' altre fanno, Addossandosi a lei s...
Seite 101 - Venimmo a lei : o anima Lombarda, Come ti stavi altera e disdegnosa, E nel muover degli occhi onesta e tarda ! Ella non ci diceva alcuna cosa; Ma lasciavane gir, solo guardando, A guisa di leon quando si posa. Pur Virgilio si trasse a lei, pregando Che ne mostrasse la miglior salita : E quella non rispose al suo dimando; Ma di nostro paese e della vita C...
Seite 55 - Versi d'amore e prose di romanzi Soverchiò tutti; e lascia dir gli stolti, Che quel di Lemosì credon ch' avanzi. A voce più ch'al ver drizzan li volti, E cosi ferman sua opinione Prima ch' arte o ragion per lor s'ascolti.
Seite 90 - Artefice nelle sue operazioni assomigliandosi, della sua divinità viene a partecipare) un poema formar si possa, nel quale, quasi in un picciolo mondo, qui si leggano ordinanze d'eserciti, qui battaglie terrestri e navali, qui espugnazioni di città, scaramucce e duelli, qui giostre, qui descrizioni di fame e di sete, qui tempeste, qui...
Seite 230 - ... con tutto ciò uno è il mondo che tante e si diverse cose nel suo grembo rinchiude, una la forma e l'essenza sua, uno il modo dal quale sono le sue parti con discorde concordia insieme congiunte e collegate...
Seite 166 - 1 ciel e la terra e '1 vento tace, e le fere e gli augelli il sonno affrena, notte il carro stellato in giro mena e nel suo letto il mar senz...
Seite 160 - 1 suo grembo ; Ed ella si sedea Umile in tanta gloria, Coverta già dell'amoroso nembo. Qual fior cadea sul lembo, Qual su le trecce bionde, Ch'oro forbito e perle Eran quel dì a vederle; Qual si posava in terra, e qual su l'onde; Qual con un vago errore Girando, parea dir: Qui regna Amore.