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polo di S. Piero a Monticelli del 1292. esistente nell' Archivio Diplomatico dicesi: Item Dominabus de Muris quadraginta Floren. parv. D' onde ebbe mai questa denominazione? I menzionato Dott. Lami nelle Novelle Lett. Fior. dell' anno 1759. dice a questo proposito quanto appresso, rispon dendo a chi proposto gli avea un tal dubdio:,, Voi volete sapere, perchè questo Convento si dicesse Alle, o Delle Mura. Primieramente dunque osserveremo, che nel 1287, e nel 1291. questo Convento non poteva esser detto Alle Mura per esser' adjacente alle Mura di Firenze; perchè in quel tempo non vi era il terzo Cerchio delle mura d'inoggi, a cui si cominciò a pensare solamente nel 1284., nel qual' anno non si fecero mura, ma solamente quattro Porte, cioè quella di S. Candida (o sia della Croce), quella di S. Gallo sul Mugnone, quella di contro alle Donne di Faenza, e quella del Prato di Ognissanti, ceme scrive Gio. Villani nel Lib. VII. Cap. XCVIII., e nel 1299. si cominciarono a fondare le terze mura, ma nel Prato di Ognissanti solamente, sino a S. Gallo, come narra il medesimo Istorico nel Lib. VIII. Cap. 31., e Lib. IX. Cap. 10., dove dice, che solamente nell'anno 1310. si fondarono le mura dalla Porta a S. Gallo infino alla Porta di S. Ambrogio, detta la Croce a Gorgo. Vi erano

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dunque nel 1287., e 1291. solamente le mura chiamate del secondo Cerchio, le quali passavano dietro a S. Pier Maggiore, e vol tavano lì al Canto per via dello Sprone, e venendo giù per via S. Egidio rasentavano S. Lorenzo ec. Sicchè, per parlare di quella parte, che riguarda il nostro Convento, prosegue il Lami, questo veniva ad esser discosto dalle Mura della Città presso ad un miglio; onde per ragione di queste non si potea quel Monastero dire Alle Mura, ma al più fuor delle Mura. Vi erano adunque altre Mura, che diverse dalle urbane davano il soprannome al Monastero di San Giusto. E dove erano queste? Dove si vedono ancora le rovine loro allato agli avanzi di detto Monastero. Ma che sorta di mura erano clleno? Mura castellane, mura da Città. Basta visitare, e considerare gli avanzi, che ancora esistono per ravvisarle subito tali. Gli avanzi che si ve dono ancora lungo la Viaccia, s'estendono circa a 200. braccia da Mezzogiorno a Settentrione cominciando dall' ultimo angolo, che è rimasto, del Convento di S. Giusto, sul quale angolo è in oggi un piccolo Tabernacolo. Ma questo muro s'estendeva molto più là sopra le Case, che ora vi sono vicine, e quindi faceva angolo col muro, che voltava verso Levante, del quale ne rimane qualche pezzo tra i Campi, che

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sono tra Viaccia, e via Frusa, come mi hanno assicurato i lavoratori di quelle ter

sicchè sembrano muraglie poste forse in quadro. La grossezza di queste muraglic, ora, che sono spogliate della corteccia, ovvero camicia, è di circa due braccia, e mezzo; e vestite, come doveano essere, di pietre riquadrate saranno state larghe più di tre braccia, e di ugual grossezza colle mura moderne di Firenze. Gli avanzi, che rimangono, si vedono d'un calcistruzzo forte composto di calcina, e pillole, simile a quello, che s'osserva in qualche pezzo delle vecchie mura di Firenze, come dire, presso la Chiesa Parrocchiale di S. Benedetto, e in qualche parte del muro delle prigioni, dette le Stinche. Ma che era ivi qualche Castello, qualche piccola Città? La qualità delle mura lo danno a credere. Possibile! I nostri Istorici ne avrebbero fatta qualche menzione. Quali Storici? Quegli, che hanno scritto dopo che per la grandezza di Firenze quella Terra era già desolata, e non erano in piede, che i frantumi delle sue muraglie? Sembra, che questa Terra sino dai tempi di Carlo Magno cominciasse ad essere abbandonata, essendo passati gli abitatori nella ristaurata Firenze. Quindi il dimenticamento di essa ne' tempi posteriori, nei quali appena alcune parti delle mura esistevano. Quindi il nome

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scusso di Mura, di alle Mura, rimasene, per quegli avanzugli. Così il Castello di Senzano nel Volterrano tra Gambassi, e Castel Fiorentino è discosto dalla Chiesa dei SS. Ippolito, e Cassiano di Senzano da mezzo miglio, benchè in parte abbia ancora de' gran pezzi di muraglie Castellane, e dentro vi siano da otto, o dieci case, pure a cento di questa desolazione non viene con altro nome, che delle Mara; e si dice il tale è alle Mura; và alle Mura ce. Non in altro senso sembra chiamato un luogo in Val di Pesa in Istrumento del 1148. spettante allo Spedale di Calzajuolo, in cui si dice, che Azzone Vescovo di Firenze investì un certo Giovanni de quadam petia terre posite loco dielo alle Mura juxta Pesam &c. le quali mura doveano essere gli avanzi di qualche antico Castello deserto. E per vero dire, dicendosi assolutamente le Mura, s'intendono sempre mura di qualche Castello, o Città non altrimenti, che dicendosi, Marata, e Muratio, come si può vedere appresso il Ducange alla voce Murum. Ma sia Castello rovinato, o nò, ogni volta, che si dice Mura, o Muro, sempre s'intende un Castello, o luogo fortificato, e munito, come osserva il dotto Pietro Wesselingio in una sua annotazione all'Itinerario di Antonino nell'edizione di Amsterdam del 1785. pag. 446. così scri

vendo,, Muri vocabulo Ars, & Propugnaculum indicatur, ut in Horatiano: Hic Murus ahenen esto. Et Pisoniana Ciceronis Cap 4. Propugnacula murique tranquillitatis, atque otii e.,, Gli stessi Ebrei per nome di Muro intendevano un luogo munito, e una Fortezza; onde a quel passo del Salmo 17. vers. 3., ove si dice: Et in Pcò m...o trars · grediar murum: il Comentatore Emanuel Sa scrive; Marvm Chaldaice, expugnabo drees munitas; e Giovanni Mariana così interpreta: Transgrediar murem: idest, Arcem, seu Arees, expugnabo Hostium. Non diversamente Iacopo Tirino commenta: Transgrediar; Ebraice, transiliam murum Ibium hostilium. In simil senso in una Carta del 11-8, si nomina una casa positam Purgi S. Lanrentii extra muros veteres, cioè i muri del primo cerchio della Città. Così a Roma si dice la Chiesa di S. Lorenzo Extra Muros, per significare, che è situata fuor delle Mura della Città Ma per non ci partire dalla nostra Etruria Reale, nella Città di Lucca è un'antica Chiesa di S. Salvadore, tenuta in oggi da Frati Agostiniani, e perd comunemente chiamata S. Agostino, la quale i dice S. Salvadore in Muro. Io non nego, che questa Chiesa sia presso le moderne mura di Lucca, ma la stimno più antica di esse, e che forse una volta fosse fuora della Città; e intanto si diccsse in Muro,

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