Abbildungen der Seite
PDF
EPUB

natura intero, e da bene, e non desiderava quel d'altri, se non mediante le sue fati-. che, aveva per male la diffidenza di quel Priore, onde pensò di farnelo vergognare; e così presa una catinella d'acqua, imposto che aveva o paani, o altro, che voleva fare di azzurro, e bianco, faceva di mano in mano al Priore, che con miseria tornava al sacchetto, mettere l'oltramarino nell' alberello, dove era acqua stemperata; dopo cominciandolo a mettere in opera, a ogni due pennellate Pietro risciacquava il pennello nella catinella, onde era più quello, che nell'acqua rimaneva, che quello, che egli aveva messo in opera, ed il Priore, che si vedeva votar il sacchetto, ed il lavoro non comparire, spesso spesso diceva: Oh quanto oltramarino consuma questa calcina! Voi vedete, rispondeva Pietro. Dopo partito il Priore Pietro cavava l'oltramarino, che cra nel fondo della catinella, e quello quando gli parve tempo rendendo al Priore, gli disse: Padre questo è vostro: imparate a fidarvi degli uomini da bene, che non ingannano mai chi si fida; ma sibbene saprebbono, quando volessino, ingannare gli sfiducciati, come voi siete.,, Fin qui il Vasari, il quale se non fa parola delle spese fatte dagl' Ingesuati per l'erezione del magnifico Monastero, io riporterò una nota di esse, fatta per ordine della Parte Guelfa.

a mo

a motivo d'indennizzare i Frati, quando per l'assedio del 1529. ordinossi dalla Repubblica, che si atterrasse.

[ocr errors]

Per la Chiesa degl' Ingesuati lunga braccia 40, larga 20, alta 24, tutta in volta sulle colonne, con tribuna, pilastri, fregio', cornice, rilievi, e conci, spesi fiorini d'oro 3500. Convento, e Chiostro per ogni lato lungo braccia go. con 20. colonne, e 20. altre minori, di sopra in volta, e pozzo in mezzo, stimato fiorini 2000. Quattro altri Chiostri, due Dormentorj con 16. Celle per ciascuno, alti braccia 25. costò fiorini 2800. Tre altri Dormentorj con 38. Celle, Refettorio lungo braccia 60, largo 18, Capitolo, due Foresterie, ed altre Officine fiorini 3000. Muro dell'Orto quadro, e lungo per ogni lato braccia 200 stimato fior. 1550. Costava in tutto fiorini 12300.,, Il Padre Farulli poi nel suo Teatro Istorico del S. E. remo di Camaldoli a pag. 279. dice, che il valore del Monastero, e Chiesa de' Padri Gesuati ascendeva a 100. mila scudi. „

[ocr errors]

Ma proseguiamo senza interrompere l'argomento la descrizione di altre insigni pitture, che ivi erano, colle parole stesse del Vasari. Questi a lunque dice nella Vita di Domenico del Ghirlandajo,, d'aver dipinto a' Frati Ingesuati una Tavola per l'Altar maggiore con alcuni Santi ginocchioni, cioè, S. Giusto Vescovo di Volterra (avreb

be

be detto meglio Arcivescovo di Lione), che era titolo di quella Chiesa, S. Zanobi Vescovo di Firenze, un Angelo Raffaello, ed un S. Michele armato di bellissime armature, ed altri Santi. E nel vero merita in questo lode Domenico, perchè fu il primo, che cominciasse a contraffar con i colori alcune guarnizioni, e ornamenti d'oro, che insino allora non si erano usate, e levò via in gran parte quelle fregiature, che si facevano d'oro a mordente, o a bolo, le quali erano più da drappelloni, che da maestri buoni. Ma più, che le altre figure, è bella la nostra Donna, che ha il Figliuolo in collo, e quattro Angioletti attorno. Questa Tavola, che per cosa a tempera non potrebbe esser meglio lavorata, fu posta allora fuor della Porta a Pinti nella Chiesa di que' Frati; ma perchè ella fu poi rovinata, ella è oggi nella Chiesa di S. Giovannino dentro alla Porta a S. Pier Gattolini, dov'è il Convento di detti Ingesuati.,, Di questa Tavola parlando il Borghino a pag. 280. del suo Riposo, dice,, che per pittura a tempera non si può veder la più bella.,, Stimo necessa rio ancora il qui riferire, quanto lo stesso Vasari dice del Tabernacolo ancora ivi esistente dipinto dall' immortale Andrea del Sarto. Le sue parole sono le seguenti.,, Fece in sul canto, che fuor della Porta a Pinti voltava per andare agli Ingesuati, in un Ta

ber

bernacolo, a fresco una nostra Donna a sedere, con un putto in collo, ed un S. Giovanni fanciullo, che ride, fatto con arte grandissima, e lavorato così perfettamente, che è molto stimato per la bellezza, e vivezza sua; e la Testa della nostra Donna è il ritratto della sua moglie di naturale; il qual Tabernacolo, per la incredibile bellezza di questa pittura, che è veramente maravigliosa, fu lasciato in piedi, quando l'anno 1550. per l'assedio di Fiorenza fu rovinato il detto Convento degl' Ingesuati, ed altri molti bellissimi edifizj.„, Una più minuta, ed esatta descrizione di questa maravigliosa Pittura fa Giovanni Cinelli nelle Giunte alle Bellezze di Firenze di Francesco Bocchi pag. 481, ove aggiugne, che il Granduca Cosimo I. per trasferire in Firenze questa Pittura, e per darle degno ricetto, più d'una volta ivi si portò con Ingegneri, e Architetti, ma non ostante fu lasciata indietro una tal' impresa (1). Questa Pittura inoggi

è sì

(1) Una simile impresa, che allora credeasi assai difficoltosa, e forse tra noi intentata, è stata ai tempi nostri mirabilmente eseguita dal celebre Ingegnere Gaspero Paoletti. Questi con ben' ideata macchina fè intieramente trasportare dal R. Giardino della Crocetta nella Galleria delle Sculture della R. Accademia delle belle Arti il superbo Tabernacolo dipinto a

fre

è sì malamente ridotta, che appena si riconosce ciò, che rappresenta; bensì i Signori Principi Corsini ne hanno una bella copia in Firenze, fatta da Cristofano da Empoli, quando la Pittura era fresca, come c'informa Monsig. Giovanni Bottari nella sua nuova edizione del Vasari.

Tra i molti pregi di questo Convento fanno vistosa comparsa molti soggetti, che vi hanno fiorito, e per la dottrina, e per la santità. Tra questi rammentasi dal Morigia nel Istoria degli Uomini Illustri Gesuati pag. 138. Filippo da Castel Durante, Palmerio Bo Vol. VI.

D

10

fresco da Giovanni da San Giovanni, esprimente il riposo d'Egitto; in memoria di che fu quivi messa la seguente iscrizione.

SACELLVM HỌC QVOD IOANNES AB S. JOANNE
PICTVRA EXCOLVIT

IN HORTIS REGIS AD AEDICVLAM S. CRVCIS
NE INTEMPERIS COELI OBSOLESCERET

PETRVS LEOPOLDVS AVSTRIACVS M. D. E.
SECTO CIRCVM PARIETE AMOLIENDVM
PRISTINO SOLO ET IN SCHOLA PICTORVM
AD ORNATVM EXEMPLVMQ. EIVS

CONLOCANDVM CVRAVIT

MACHINATORE GASPARE PAOLETTO FLORENTINO ANN. MDCCLXXXVIII.

Un altro simile esempio abbiamo rammentato nel Vol. II. pag. 45.

« ZurückWeiter »