Abbildungen der Seite
PDF
EPUB

sua divina Commedia, di cui, come di opera piena d' insulse, e puerili favole, parlò nel suo Poema intitolato Acerba al Lib. IV. Cap. 13. Quivi pure lacerò la celebre Canzone di Guido Cavalcanti sopra Amore, che comincia:

Donna mi prega, perchè io voglio dire ec. Per il che fattisi nemici non solo questi due insigni soggetti, ma eziandio i loro amici, e seguaci, e fra questi specialmente Lino del Garbo, uno dei più celebri Medici di quei tempi, fu necessitato a lasciar Firenze, e portarsi a Bologna, tuttochè assai male di essa parlato avesse nel Cap. XIII. della suddetta Opera. Quivi professò con incredibile universale applauso la Filosofia, e l'Astrologia dal 1322. in circa fino al 1325., e pubblicò il Commentario suo sopra la Sfera di Gio. da Sacrobosco, quale fu impugnato aspramente da Dino del Garbo, e tacciato come contener.re cresie. Richiamato ciò non ostante a Firenze nel 1326. da Carlo Duca di Calabria Figlio di Roberto Re di Napoli, per cui governava la Città nostra, il prese al suo servigio in qualità di Medico, e di Astroncmo. Richiesto da Maria di Valois Moglie del Duca a far l'oroscopo di lei, e della sua Figlia Giovanna predisse cose, che la irritarono, ma che poi si verificarono. Presero di ciò occasione per nuova

mente

mente perseguitarlo i suoi nemici, cioè, Dante, Guido Cavalcanti, e i due Fratelli Dino, e Tommaso del Garbo. Questi due ultimi specialmente accesi di rabbia, e di odio contro di lui trassero nel loro partito il Vescovo d'Aversa Cancelliere del Duca, e l'Inquisitore Accorso ambedue Frati dell' Ordine dei Minori, indi questi indussero il Duca a licenziarlo. Lo che ottenuto venne tosto Cecco arrestato per ordine dell' Inquisizione, e contro di lui fu formato aspro processo. I Capi d'accusa furono, che egli avesse di nuovo insegnata l'opinione d' Ermete gia pubblicamente da Cecco rivocata in Bologna, che distruggesse la libertà dell' umano arbitrio, pretendendo, che il tutto dall'influsso delle stelle dipendesse, e che all' imperio di que ste avesse altresì sottoposta la nascita, la povertà, e la morte di G. Cristo. Se ingiuste fossero queste accuse, o nò a me non spetta il decidere, dirò bensì quanto ne ha scritto il celebre P. Leonardo Ximenes nel Vecchio, e Nuovo Gnomone Fior. a pag. LXVII.,, Di questo Uomo varie sono state le opinioni degli Scrittori, tra quali mclti sono, che lo accusano come reo, moti, che lo assolvono, come innocente. Non può negarsi, che egli non prestasse gran fede all' Astrologia giudiziaria, il che apparirà a chiunque legge l'Opera sua prin

tamente,

cipale intitolata Acerba; ma in quest' Opera stessa tale è la forza, con cui riprende i vizj, ed esalta le Virtù Cristiane, tali le spiegazioni, che egli dà agl' influssi delle stelle, i quali egli combina con una perfetta libertà delle umane azioni, che viene assai da dubitare qual sentenza realmente egli meriti presso Giudici spassionati. Io per me non intendo di asserir nulla sulla rettitudine, o ingiustizia della sua condanna, ma amo di pigliare il partito di rimettermi alle persone, che posae con buona critica hanno esaminata la causa.,, Difatti produce il giudizio del Ch. Abate Quadrio. Ma qualora difatti avesse errato, per iscusarlo bastar poteva l'aver sottoposto al giudizio della Santa Romana Chiesa tuttociò, che avea scritto con queste parole, che si leggono in fine del suddetto Commentario: Si in hoe Libro meo, & in omnibus aliis inveniantur aliqua non bene scripta, ipsa omnia correctioni Sacr. Rom. Ecclesie, & me ipsum submitto. Qui me legit intelligat. Ma forse più assai di queste difese furono potenti gli sforzi dei suoi nemici, i quali in- · fatti prevalsero, e quindi contro di lui convinto reo delle menzionate accuse, e come dichiarato Eretico, uscì la sentenza di condanna al fuoco, per l'esecuzione della quale venne rilasciato al giudizio secolare

del

del Vicario del Duca di Calabria in Firenze, il quale era allora Iacopo da Breяcia, e da questo fu la detta Sentenza fatta eseguire fuori di Firenze in Campofiore, come si è già detto, nel 1327 Frater Accursius, così termina la Condanna già MS. nella Riccardiana nel Cod. M. 1. num. XXV. stampata poi dal Lami nel Catalogo dei MSS. della suddetta Libreria pag. 235., e nell'Istoria Eccl. Fior. T. I. pag 503., e nelle Lezioni Toscane T. 2. pag. 593, Florentinus Ordinis Fratrum Minorum Inquisitor hæretitica pravitatis, misso ad se processu dic XVII. Iulii MCCCXXVII. a Fratre Lamberto de Cingulo contra Magistrum Cechum de Esculo: citatoque Mag. Cecho, ut se presentet in Choro Ecclesia Fratrum Minorum de Flor. an. MCCCXXVII, Ind. X. die XV. Mensis Dec., eum Hareticum pronuntiavit, cumque reliquit Sæculari Iudicio requirendum, Dom. Iacobo de Brescia Ducali Vicario presente, & recipiente animadversione debita puniendum. Librum quoque ejus in Astrologia latine scriptum, & quendam alium vulgarem libellum Acerba nomine, reprobavit, & igni mandari decrevit; omnesque, qui tales, aut similes ejus libros tenerent, excommunicavit. Eodem die supradiffus Vicarius indilate transmittens per militem, & Familiam suam Magistrum Cechum coram populi multitudine congregata cremari

fecit ad pænalem mortem ipsius, & omnium aliorum. Perdonate, Amico, se mi sono più del dovere diffuso in questo racconto, mentre un fatto sì strepitoso, e sì poco circostanziato dai nostri Istorici, il richiedea. Addio.

LETTERA NON A

Oroni queste nostre fatiche la descrizione delle antichissime Chiese di San Salvi, e di S. Pietro a Varlungo. L'origine della prima trar si vuole da un prodigio ivi occorso quando che fosse. Ma siccome questo fatto è di autentici documenti del tutto destituto, così essendo stato finora mio costume di dar discarico di tutrociò, che ho detto, e che sono per dire, nol riporto, contento solo di riferire una recente memoria, che è in questa Chiesa presso l'Altare di S. Umiltà, che in se racchiude tutto il fatto. Essa adunque dice: D. O. M.

HIC OCTINGENTI FERE SUNT ANNI LOCUS FUIT QUO DUO EX MONACHIS S. SALVII ALBIG. EPISCOPI BRACHIUM EJUSDEM ASFORTARUNT ET CAVA QUERCU CONDIDERUNT NOCTEM IMMORATI POSTERA LUCE DUM PROGREDI PARABANT

SA

« ZurückWeiter »