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perchè appresso alla medesima si vedono gli avanzi di antica fabbrica, che tornano nell' Orto del Rimaggelli. Ma sentiamo come ne parla nel suo Diario Sagro impresso in Lucca nel 1755. Mons. Gio. Domenico Mansi presente Arcivescovo di Lucca a pag. 234, E' questa Chiesa (cioè S. Salvadore) fondata in parte sulle rovine di un nobile famoso edifizio, di cui se ne vedono anche al presente le antiche fondamenta. Sono queste incorporate nelle vi cine case poste a Settentrione; ed alcune servono di basamento alla nuova Fabbrica del Collegio de' PP. di S. Maria Cortelandini, e ad altre case circonvicine. Mostrano queste una grossa muraglia in guisa di Teatro con gradini, che scendono verso l'area ec.„, Ed ecco, segue il Lami, sempre più verificato, che Muro, o Mura vogliono significare rovine di qualche grande edilizio. Per venire poi ai nostri Istorici, hanno eglino tralasciato bene altre cose di maggiore importanza, c più prossime ai tempi loro. Ma direte voi: che non se n'abbia a trovare vestigio alcuno di memoria? Io non vi voglio parlar nulla della Villa Arnina, deila Villa di Camarte, sopra le quali potete consultare il Malespini, e il Villani, se pur sapeano su questo quello, che dicevano; ~ voi non le credereste a proposito: benchè la Villa Camartina potea esser questa, creduta

duta malamente da que' Cronisti anteriore a Firenze. Ma statemi a sentire, che siate benedetto. L'antico corso del Mugnone non era di qui? Non veniva egli dal Ponte alla Badia girando la Collina Fiesolana, sinchè penetrando per la larga pianura, e costeggiando le radici della Collina, e serpeggiando per luogo detto le Cure, e passan do non lungi dalla Villa de' Biliotti, e il gia Convento di S. Benedetto, s' inoltrava a traverso della Viaccia fino alla via Frusa, così detta forse dal suo flusso, giacchè tra queste due vie si trovano ancora le ghiaje del suo letto; e quindi per quei bassi voltandosi verso la Città passava per Pinti, e per Cafaggio, e per via S. Gallo, come si chiama ora; e cadendo per via de' Gori, e presso Piazza di Madonna, e Santa Maria Maggiore, andava finalmente a sboccare in Arno, sotto a dove ora è il Ponte alla Carraja? Lo sa ognuno,. e le Carte antiche lo confermano; e le ghiaje scavatevi ai nostri tempi ci dimostrano l'antico letto. O badate bene. Se il Mugnone aveva questo corso, il luogo detto le Mura era sulla riva destra del Mugnone. Adesso attendete. Avrete letto il controverso Editto del nostro Re Longobardo Desiderio, che in lettere Longobarde si legge in Viterbo; ed è cosa certa essere più antico del Secolo XIII. Avrete

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ancora osservato, che benchè fosse falsiasimo, non vi si nomina però luogo della nostra Toscana Reale, che non vi sia al presente, o non vi sia stato. Ma vi si nomina Oppidum Munionis, che dicesi fatto da Desiderio a favore dei Fiesolani, in cui ridurre i dispersi, e vaganti Ariniani, e Fluentini. Io sospetto, che dove sono le Mura, fosse quel desso. Io ho molte carte antiche, che fanno menzione del Loco Munione. Che le terre spesse volte prendano il nome da Fiumi, che le bagnano, è cosa chiara. Abbandonato l'Oppido di Munione dagli abitatori, rimase come le mura del Malmantile, e di Ripafratta; voto; voto: onde non lo potendo più chiamare un Castello, o Terra, per denotare la desolazione lo dissero le Mura, come cra uso d'indicare le Mura de' Castelli, o Città, spezialmente andate in rovina, siccome ho dimostrato: queste poi ancora esse rovinarono, come accade, o furono disfatte: ma pure bisogna, che nel Secolo XIII. ve ne fosse una buona parte, o che fosse rimasto il nome a quel sito, quando vi fu edificato allato il Partenone, o Monastero di Donne, acciò si denominasse S. Gius o alle Mura: le Donne dalle Mura.,, Fin qui il Dott. Lami. Plausibili, e ingegnose sono tali congetture, e maggior vigore acquistar potrebbero dalle seguenti riflessioni dedotte dalle

antiche carte, in cui spesse fiate trovasi. appeilato Mugnone, come un luogo determinato, come in una Bolla di Lucio III. del 1183 diretta all'Abate di S. Trinita di Firenze, con cui confermandosi a queto Monastero alcuni effetti, che di già possedca, dicesi Agros de Munione, & de Turri, dal che sembra, come si è detto, nominarsi Mugnone per un luogo determinato, come quello di Torri; e l'indizio sarebbe troppo vago, se ivi intender si dovesse tutto il corso del fiume. Nelle carte dei Processi fatti contro i Paterini nel XII. Secolo, le quali pubblicate furono dal Padre Fineschi nel T. 1. degli l'omini Illustri di S. Maria Novella nominata si vede Turris Munionis, come un luogo forte, e di sicurtà, ove quegli Eretici fortificati si erano. In altra carta parimente del 1220. rammentasi il sito di certa terra posta loco didło Mugnone, siccome in altra del 12 8. riportata nel 'T. VII. dei Sigilli dal Manni, in cui il Notajo dice d'essere Iacobus de Mugnone, come se dicesse de Greve, de Garza, che erano Castelli, benchè il nome aves ero di fiume. In altra Carta antichissima del nostro Bullettone, cioè del Secolo X, si legge, che Giovanni Diacono Figlio di Sasso dona alla Chiesa di S. Giovanni tutti i suoi beni, ovunque posti, nel Vescovado Fiorentino, e Ficolano, spetialiter loco didlo Mugnone;

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leggesi parimente in altra del medesimo Secolo, e del medesimo Codice, che il Vescovo Fiorentino dà a livello alcune terre positas ad Mugnone. Vedasi ciò, che si è detto nel Tom. III. pag. 124. Queste congetture, qualunque esse siano, riferite finora per sospettare, che quivi esser potesse l'Oppidum Munionis ricordato nel celebre Decreto di Desiderio Re dei Longobardi fondate sullo specioso connotato alle Mura, che avea il menzionato Monastero di San Giusto, ho voluto quì riportare, e per incitare altri ad ulteriori ricerche, e per dare colle parole dell' immortale nostro Dott. Lami una qualche spiegazione alla surriferita espressione. E qui basti per ora. Addio.

LETTERA SECONDA

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Uando eretto fosse il menzionato Con vento di S. Giusto alle Mura non è agevole il saperlo. Ruberto Gherardi diligentissimo indagatore delle cose di Firenze nella sua elaborata opera peranche MS., intitolata: La Villeggiatura di Majano dice quanto appresso: Questo Monastero di S. Giusto alle Mura fu un rampollo tra

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