Il caporale degli Zuavi, ovvero, Il re galantuomo Vittorio Emanuele II

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F. Pagnoni, 1860 - 254 Seiten
 

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Seite 70 - Questa condizione non è scevra di pericoli, giacché nel mentre rispettiamo i trattati non siamo insensibili al grido di dolore che da tante parti d'Italia si leva verso di noi.
Seite 232 - E v' erano onorati mercanti e valenti operai e poveri manuali che potevano donare alla patria solamente la vita. Al terzo deposito fu comandante Nicola Ardoino, di Genova, veterano delle guerre civili di Spagna e già colonnello piemontese nelle due campagne d
Seite 70 - SIGNORI SENATORI, SIGNORI DEPUTATI. » L'orizzonte, in mezzo a cui sorge il nuovo anno, non è pienamente sereno; ciò non di meno vi accingerete colla consueta alacrità ai vostri lavori parlamentari. « Confortati dall'esperienza del passato, andiamo risoluti incontro all'eventualità dell'avvenire.
Seite 225 - ... è una contrada invasa da un'armata nemica resa odiosa dalla sua alterigia e dalla sua insolenza. E questo stato di cose non è un fatto transitorio prodotto da circostanze eccezionali a cui si possa prevedere un termine più o meno vicino. Esso dura e si aggrava da un mezzo secolo, ed è certo che se il moto incivilizzatore dell'Europa non lo ferma, non farà che peggiorare. Una simile condizione non è contraria a...
Seite 225 - Nei luoghi pubblici, ne' teatri, nelle strade vi è una separazione assoluta fra di essi e gli abitanti del paese, e si direbbe che questa è una contrada invasa da un'armata nemica resa odiosa dalla sua alterigia e dalla sua insolenza. E questo stato di cose non è un fatto transitorio prodotto da circostanze eccezionali...
Seite 232 - ... gittatosi vien raccolto dai compagni. Risanato dopo molti mesi d'acerbi tormenti, raccoltosi in Genova, si fa maestro di scuola e nel medesimo tempo studente di legge e praticante, fra continue ingiunzioni di sfratto, anelando...
Seite 225 - ... e il peso del giogo straniero. Durante un certo tempo la condotta ferma e indipendente del Governo Austriaco verso la Corte di Roma temperava i sinistri effetti della dominazione straniera. I Lombardo-Veneti si trovavano affrancati...
Seite 228 - Stati non essendo più sostenuti dalle armate austriache sarebbero necessariamente condotti a dare soddisfazione ai più legittimi voti delle popolazioni. — Ma nell'interesse dell'ordine e del principio di autorità , affine che queste concessioni inevitabili non sieno loro strappate in seguito a disordini e movimenti popolari, egli è necessario che nel medesimo tempo che si proclamerà il principio del non intervento dell'Austria, i sovrani dell'Italia centrale modifichino profondamente il sistema...
Seite 232 - Milano, tornava a cimentare una vita preziosa anco perché a Roma nella villa Barberini egli giacque creduto morto per ventidue ferite ! — Giovanni Cadolini, di Cremona, intrepido giovinetto di diciassette anni, ferito a Roma insieme a Gorini in un braccio ; poi tornato studente in Pavia e portentosamente sfuggito di mano ai gendarmi, quindi ingegnere in Genova e in Sardegna, ora fattosi tenente e...
Seite 227 - ... tutte le volte che ciò poteva essere necessario alle sue operazioni militari, rende l'Austria padrona assoluta di tutta la frontiera orientale della Sardegna dalle Alpi al Mediterraneo. E non si dica essere questa una vana minaccia, un pericolo immaginario, poiché fu visto...

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