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d'imballaggio, specialmente però pentole d'ottone, pa» delle, scumarùole, ecc., tazze, boccali, candellieri, ecc., i quali sono possibilmente perfetti e di prezzi mo »derative

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A Kobau Giuseppe fabbro di macchine metalliche in Vienna per un anno, come da determinazione dell' imperiale regia camera aulica generale 5 settembre 1832 e da vícereale dispaccio 23 novembre detto n. 10483, per l'invenzione di fabbricare strettoi di sigilli onde

sigillare pacchi ed altre carte mediante la compressione » della leva, e ciò in modo facilede preciso e più pre"sto che cogli strettoi a vite e coi patentati, giacchè » alzandosi la stanga, viene contemporaneamente col» l'urto alzato anche il sigillo. In causa della semplicità » di questa macchina si richiedono poche riparazioni.

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N. 145% How me oh lane yoq au m2 N.° 37166-3338. nigos oltinoqui"iloh anoixroic,292 i ub su:0 20.7mysa lah AvSchmidt Giuseppe sarto a Vienna per anni stresse colla riserva del segreto, come da determinazione dell'im periale regia camera aulica generale 5 settembre 1832 e da vicereale dispaccio 23 novembre detto n. 10483 per l'invenzione di fare un soprabito senza prendere » misura, nè usare dei calcoli, il quale tè bene'adattato al corpo e può secondo le circostanze essere conver wtito all'istante in frac.mov na tu by sidansea srottab isso I drobno.

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N° 0146spi ooilus ab 9 1881 endoso N.°37166–3338. endi: movni 199 90ss ofods a oneb endins. 1A Stauffer Gio. Giorgio fabbricatore di violini e liuti ed al di lui figlio Antonio in Vienna per cinque anni", come da determinazione dell' imperiale regia camera aulica generale 5 settembre 1832 e da dispaccio vicereale 23 novembre detto n.o 10483, per l'invenzione « del >>> modo di fabbricare violini, viole e violoncelli. a) Questi » istrumenti, senza differire nella forma daï già usitati, » acquistano per la loro costruzione interna un tuono tal»mente significante che nessuno dei vecchi e migliori › istrumenti cremonesi può essere messo in confronto coi » medesimi riguardó alla forza e bellezza del tuono; b) si distinguono del tutto nella forma esterna degl'istru❞menti con forme coniche stați privilegiati il 25 luglió 1828; c) hanno il ponticello in mezzo del corpo, per cui la parte inferiore è alquanto più lunga degli »llistrumenti consueti, lo che non produce però alcun >> impedimento sonandoli

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A Weilheim Carlo Luigi cessionario di Bach Michele: proroga di altri due annis concessa il novembre 1832 per l'esercizio del privilegio esclusivo accordato il 1.o novembre 1828, come da dispaccio aulico 13 novembre 1832 n.o 26250-2271, per un miglioramento " nella pro»duzione dei coloriam mole

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A Bolmida Luigi negoziante in Torino per anni dieci, come da determinazione dell'imperiale regia camera

aulica generale 30 ottobre 1832 e da aulico dispaccio 18 novembre detto n.o 26570-2299, per l'invenzione « di » uno strettojo meccanico onde pettinare la seta detta » moresca, per cui riesce più perfetta di prima. »

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A Krug Giuseppe Odoardo e Bauernreitter Giuseppe negozianti in Praga per dieci anni, come da determinazione dell' imperiale regia camera aulica generale 30 ottobre 1832 e da dispaccio aulico 18 novembre detto n.o 26570-2299, per l'invenzione « di un apparecchio, » col mezzo del quale e coll' introduzione moltiplicata » dell'aria atmosferica si ottiene l'evaporazione di qua» lunque fluido in tempo assai più breve e con minor grado di temperatura che coi metodi consueti. Questo » apparecchio può essere usato con particolari vantaggi "nella fabbricazione dello zucchero di barbabietole, nella » raffinazione dello zucchero farinato ed in qualunque » altra distillazione. »

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N. 15o.

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N.° 37762-3385.

A Castel Bonaventura, Rua Domenico e Orcel Ognissanti negozianti di stoffe di seta in Torino per anni cinque, come da determinazione dell' imperiale regia camera aulica generale 7 novembre 1832 e da aulico dispaccio 22 detto n.° 26571-2300, pel ritrovato « di pet"9 tinare per mezzo di una macchina (presse) i cascami " di seta, per cui acquistano tale finezza ch'essendo » stati filati se ne possono tessere diverse stoffe, come "shawls, gilets ed altri simili oggetti. "

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N. 151.

N. 38128-3414.

Erba Odescalchi marchese: l'ipoteca da lui posta a favore di Heger Giovanni sul privilegio assunto da Osio Angelo pel miglioramento nella fabbricazione della carta » di paglia" fu levata in seguito di una convenzione, come dal dispaccio aulico 21 novembre 1832 n.° 50698-1833.

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N.° 152.

N. 38163-3418.

A Weilheim Carlo Luigi negoziante di Cracovia: proroga di due anni accordatagli il 3 novembre 1832 per l'eser cizio del quinquennale privilegio a lui concesso il 28 settembre 1827, come dall' aulico dispaccio 18 novembre 1832 n. 26004-2255, per un' invenzione ed un miglioramento nella preparazione dell' ammoniaco, dell' aci"do nitrico e di un nuovo cemento. »

Circ. ed Atti 1832, Vol. II, P. II.

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( N.° 75.) DesCRIZIONE dell' essenza dei privilegi esclusivi dichiarati estinti, restando d'ora in poi, in adempimento delle vigenti superiori prescrizioni, in libertà d'ognuno l'esercizio delle invenzioni e dei miglioramenti formanti l'oggetto dei privilegi

stessi.

N. 28.

N.° 23646-2045.

Egermann Federico a Blattendorf in Boemia: nuova specie di smalto privilegiata il 20 settembre 1824.

Questo smalto è dall' inventore chiamato biscotto smalto di madreperla; egli lo ritiene particolarmente atto a farne cornici per specchi, ornamenti di cassette, ecc. Lo smalto di biscotto ha dell' assomiglianza col biscotto della porcellana non coperta di vernice; si può ottenerlo sul vetro e sulle lastre di rame, che si coprono di un colore per disegnarvi anche delle figure od altri oggetti. Prendasi adunque una lastra di vetro massiccio trasparente, rendendo un lato di essa opaco per mezzo del vapore dell'acido fluorico, oppure si fa ruotare, indi vi si applica il colore. Le composizioni dei colori riguardo alla sostanza sono eguali a quelli dei quali si serve per dipingere il vetro o la porcellana, aggiungendovi però una maggior dose di spato. Essendosi il colore asciugato, si trasporta cautamente la lastra nel forno di fusione; se nella fusione alcuni siti divenissero lucenti, si rendono nuovamente opachi fregandovi sopra colla pietra pomice. Finalmente si dipinge sopra ciò che si desidera come si pratica colla pittura sul vetro, ben inteso che terminata questa pittura si trasporta la lastra nuovamente nel forno per fondere i colori. Scegliendo disegni a basso

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