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>> gnage

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>> lie dans les écoles de Pise, d'après le témoi de Chesio dans ses interprétations. >> On ne doit pas omettre l'inscription sépulcrale suivante, gravée sur une magnifique table de marbre dans l'église de » Saint-François à Saint-Miniato: Claris» simo suæ ætatis et patriæ viro Joanni Ja» cobo Muccio de Bonaparte, qui obiit anno » MCCCCXXXXI die XXV septembris. » Nicolauis de Bonaparte, apostolicæ cameræ » clericus, fecit genitori benè merenti et poste» ris. A Jean Jacques Mucci de Bonaparte, » l'homme le plus distingué de son temps et » de sa patrie, mort l'an 1441 le 25 sep»tembre. Nicolas Bonaparte, clerc de la » chambre apostolique, érigea ce monument » à son père bienfaisant et à la postérité. »

interpretazioni), e altri varii litterati di grido, che fiorirono in diversi tempi di una tal casa.

› Non si vuol tralasciare la seguente iscrizione sepolcrale scolpita sopra un magnifico lastrone di marmo, che si osserva nella chiesa di S. Francesco di S. Miniato.

» Clarissimo suæ ætatis et patriæ viro Joanni Jacobo Mucio de Bonaparte, qui obiit anno MCCCCXXXXI, die XXV Septembris. Nicolaus de Bonaparte, apostolicæ cameræ clericus, fecit genitori benè merenti et posteris.

» On voit par-là que ce Nicolas Bonaparte occupait un rang très-distingué à Rome, de même que d'autres prélats de cette illustre maison; comme aussi l'auteur de cette his+

» Da questo monumento si raccoglie ancora q quanto in Roma si distinguesserò ed il nominato Nicolò Bonaparte, ed altri illustri prelati, ed il nostro scrittore ancora, i quali godevano oltre a varie cariche, e dignità, l'onore d'essere affezionatissimi amici, ed intrinseci della famiglia degli Orsini, presso dei quali ci viene detto, che stasse Jacopo scrittore di questo minutissimo storico ragguaglio del sacco di Roma, che si giudiziosamente individua, e rileva ogni circostanza giorno per giorno, il che da niun altro scrittore è stato fatto con tanta diligenza, prudenza, cîrcospezione, e veracità, e quel che è più, senza soverchia, esagerazione, maldicenza, e livore. Tutte queste circostanze la rendono molto pregievole, e ce la fanno passare per vera, e molto più che combina nella sostanza con le storie di quei tempi che abbiamo alla luce. Oltre di cio qual stima non merita per essere di uno trovatosi presente al sacco, e di un uomo talę; ci si aggiunga da doversi considerare, che quel memorabilissimo fatto è stato bensi descritto da molti, ma la maggior parte erano da Roma lontani, o scrissero assai dopo, é mescolano la loro narrativa con altre cose affatto diseparate. Livio Gregorio Geraldi, nella prefazione alli Ecatommiti, fa una lunga e patetica descrizione di quel funestissimo avenimento. Per altro non è che una declamazione, senza accennare li suc2 cessi giorno per giorno seguiti, nè le persone di quelli che operarono, o come attori, o come pazienti in quella mise

toire, lequel occupa différentes charges et dignités. Jacques Bonaparte était intime de la famille des Ursins, chez laquelle il demeurait toujours dans ses voyages à Rome, etc.

rabile e luttuosa catastrofe. Il Guicciardini.anch'egli ne ragiona, ma non è commendabile, nè per l'esatezza nè per la precisione. Benvenuto Cellini si stende molto nella sua vita sopra una tale istoria lugubre; ma egli vi mescola molti tratti di bravura che sono incredibili (come di avere egli ucciso Borbone), ed oltre a ciò egli che era in castel S. Angelo, nè tutto vide nè tutto racconta.

» Altrimente come il Paninio, il Gionio, il Giacconio, Yoldonino, scrivono o troppo sommariamente, o spezzatamente, con niun ordine, anzi con molta confusione. In somma (per restringersi in breve) molti generalmente sono per la troppa passione se non intieramente falsi almeno in molte parti sospetti; dove che dal nostro scrittore, senza far torto alla verità, si rispettano i supremi capi della Chiesa, e dell' Imperio; e se talvolta si rimonta fino a loro nell' origine dei disordini, non si confondono le imprudenze dell' arte del regnare, o le vedute politiche coi vizi privati della persona o col livore dell' istorico. In fine il Buonaparte fa una giudiciosa premessa alla sua istoria col racconto delle ragioni, motivi e delli antecedenti che vi influirono, con dipingere lo stato dell' Europa di allora, e gli interessi dei principi, e i caratteri dei primarii personaggi che si figurano sulla scena. Niuno istorico quasi di quelli che trattarono un tale argomento, ha un merito simile in questa parte. E pure è certo che quel grande avenimento è collegato intimamente con la costituzione del

>> Il y a des membres de cette famille établis à Sarzane, dans l'état de Gênes. Le neveu du pape Nicolas V, qui était de ce pays, avait pour femme une Jeanne Bonaparte,

sistema politico di quei tempi e non solo meritano di essere valutate tali circostanze; ma se si tralascia di porle avanti gli occhi dei leggitori, resta un accidente si strepitoso quasi che effetto del caso congiurato al danno degli

uomini.

>> Col' ocasione di parlare del Buonaparte daremo notizia di un altro scrittore, Francesco Vettori, fiorentino; il cui dialogo sopra il sacco di Roma l'anno 1527, si trova nel Pluteo xxxxII codic. cartac. 29 (scrittore dello stesso secolo) della biblioteca Medico - Laurenziana. Questo dialogo è molto breve, e scritto semplicemente e famigliarmente. Egli è compreso in 191 carte e mezzo di 4o. Vi s'introducano a parlar due ignoti personnaggi, coi nomi di Antonio e di Basilio. L'intreccio del dialogo consiste nel rappresentare Antonio tornato da Roma, ed a caso incontrato da Basilio; il quale godendo di rivedere un amico di cui per sei mesi non aveva avuta contezza, l'aveva pianto estinto, o da ferro, o da peste nel sacco di Roma, ove allora dimorava il detto Antonio; quindi all' udire Basilio che il detto Antonio ha tanto patito nella persona, e nella roba, che avrebbe piutosto desiderato di morire, gli propone il tema, di raggionare un poco insieme del detto sacco, distribuito in due parti, 1o. come passò la rovina di Roma; 2°. dei casi che ad Antonio accadero. Egli dice in breve, e con maggior riforma, le stesse cose le quali racConta il Buonaparte. Sul primo è osservabile, che egli

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