TITOLO DEGLI ATTI. N.° DATA. 1817 4 Gennajo 25 6 detto 15 Pag. 53 ABOLITI i dazj d'importazione dall'estero sulle granaglie, risi, legumi e patate sino a tutto ottobre 1817 52 5 Febbrajo 14 RIBASSO sul prezzo di vendita delle' polveri e dei nitri, e relativa tariffa DISPOSIZIONI tendenti ad ovviare a varj disordini ed abusi nella vendita e fabbricazione delle decorazioni degli ordini nazionali e stranieri 55 OREFICI e trafficanti tenuti a dichiarare in iscritto la qualità e quantità delle decorazioni da loro possedute 58 RICHIAMATI in osservanza i regolamenti vigenti per chi professa la religione israelitica.. 7 Marzo 1.° 8 detto 3 9 detto 9 ....... TOLTA la proibizione di esportare APPLICABILI le prescrizioni della no- DETERMINAZIONI sul metodo di pro- 59 NORME per la processura nelle cause DICHIARATO libero il traffico della 84 91 95 NOMENA riservata al sovrano delle austriache. ΙΟΙ ABOLIZIONE del bollo a piombo e so- 106 108 TITOLO DEGLI ATTI. Pag. TOLTO il divieto dell' esportazione TARIFFE per le vendite dei tabacchi veneto.... SONO annullati i boni emessi dalla 118 120 122 126. ATTI DEL GOVERNO. N. 1. SUPPLIMENTO di atti appartenenti alla parte I dello scorso 1816. a) PATENTI sovrane tendenti a ristabilire l'ordine nelle relazioni delle valute ed a ripristinare la circolazione del danaro giusta il sistema di convenzione. 1.° giugno 1816. NOI FRANCESCO I.o हैं Per la grazia di Dio IMPERATORE D'AUSTRIA, RE DI GERUSALEMME, UNGHERIA, BOEMIA, LOMBARDIA E VENEZIA, DALMAZIA, CROAZIA, SCHIAVONIA, GALIZIA E LODOMIRIA; ARCIDUCA D' AUSTRIA, Duca di Lorena, Salisburgo, Stiria, Carintia, Carniola, alta e bassa Slesia; Gran Principe di Transilvania, Margravio di Moravia, Conte principesco di Habsburg e del Tirolo, ecc. ecc. LE scosse violenti che lacerarono l'Europa in questi ultimi venticinque anni, ci avvolsero fin dal principio del nostro governo in Atti 1817, Vol. I, P. I. una serie di guerre difficili, le quali misero in periglio la conservazione e l'indipendenza della monarchia, oggetti ch'esser debbono i più cari ai sovrani ed ai popoli. In tali circostanze nè potevamo, nè dovevamo noi risparmiare alcuno sforzo ai nostri sudditi. Lo sviluppo di tutte le forze dello stato esigeva un dispendio che superava di gran lunga la misura delle imposte di cui erano suscettibili i nostri stati. Egli è perciò che noi reclamammo la fiducia dei nostri popoli.. Diversi rappresentativi di danaro ci misero in grado di supplire all' urgenza de' bisogni e di sostenere quella lotta pericolosa il cui esito vittorioso rimise la monarchia nel pieno possesso delle provincie già toltele a forza, e di bel nuovo fondò la sua sicurezza e indipendenza. Nostra prima cura pertanto si fu quella di riordinare lo sconvolto sistema delle valute, e fin duranti le ultime trattative di pace attendevamo noi a predisporre i mezzi opportuni per conseguire un tale scopo. L'esito corrispose ai nostri sforzi. Quindi con nostra particolare soddisfazione ci vediamo in grado di dare tali provvedimenti, coi quali condurre a buon fine la cosa usando i più accurati riguardi ai diritti ed alla giusta aspettativa de nostri fedeli sudditi, |