Della indipendenza italiana. 3 voll. [in 4].

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Seite 246 - Popoli del regno ! • L'Austria ci assale col poderoso esercito che, simulando amor di pace, ha adunato a nostra offesa nelle infelici provincie soggette alla sua dominazione. « Non potendo sopportare l'esempio dei nostri ordini civili, né volendo sottomettersi al giudizio di un Congresso europeo sui mali e sui pericoli, dei quali essa fu sola cagione in Italia, l'Austria viola la promessa data alla Gran Bretagna, e fa caso «ti guerra d'una legge d'onore.
Seite 246 - Impugnando le armi per difendere il mio trono, la libertà de' miei popoli , l'onore del nome italiano, io combatto pel diritto di tutta la Nazione. Confidiamo in Dio e nella nostra concordia , confidiamo nel valore dei Soldati Italiani . nell'alleanza della nobile Nazione Francese, confidiamo nella giustizia della pubblica opinione. Io non ho altra ambizione che quella di essere il primo Soldato della Indipendenza Italiana.
Seite 676 - Ossequioso alla religione dei nostri maggiori, che è pure quella della massima parte degli italiani, io rendo omaggio in pari tempo al principio di libertà che...
Seite 366 - Ho fatto il colpo. Ho cac« ciato giù i campanili e costituito un governo « solo. Ad anno nuovo, da Piacenza a Cattolica « tutte le leggi, i regolamenti, i nomi ed anche gli « spropositi saranno piemontesi.
Seite 797 - Re, con animo d'Italiano, m'indirizzo ancora come ebbi a fare altre volte, al cuore di Vostra Santità. Un turbine pieno di pericoli minaccia l'Europa. Giovandosi della guerra che desola il centro del Continente il partito della rivoluzione cosmopolita cresce di baldanza e di audacia, e prepara specialmente in Italia e nelle Provincie Governate da Vostra Santità le ultime offese alla Monarchia, ed al Papato.
Seite 208 - Caro marchese, vi auguro felice l'anno che sta per ispuntare Possa esso coronare gli sforzi del nostro Re e del nostro paese per costituire un'Italia grande, indipendente, felice, quale la vagheggiammo nelle speranze della nostra giovinezza. Compiuta questa grande impresa, potremo riposare. Frattanto, come abbiamo fatto finora, conviene che perduriamo con instancabile operosità e coraggio indomito a sospingere al suo compimento l'impresa nazionale (1).
Seite 455 - Se la mia voce si levò un giorno a scongiurare i pericoli che sovrastarono alla nostra Casa e non fu ascoltata, fate ora che presaga di maggiori sventure trovi adito nel vostro cuore, e non sia respinta da improvvido e più funesto consiglio. Le mutate condizioni d'Italia, ed il sentimento...
Seite 722 - Vogliamo andare a Roma, non distruggendo, ma edificando; porgendo modo, aprendo la via alla Chiesa di riformare se stessa; dandole quella libertà e quella indipendenza che le siano di mezzo e stimolo a rigenerarsi nella purità del sentimento religioso, nella semplicità dei costumi, nella severità della disciplina, che con tanto onore e decoro del pontificato fecero gloriosi e venerati i primitivi suoi tempi...
Seite 381 - Fosse pur questa ambizione, fosse politica di Casa Savoia, era bella ambizione, sapiente politica. E in quella ambizione, in quella politica fu l'Italia assai prima che ella fosse ne' pensieri e ne' voti degli Italiani. Questo pensiero, questo voto, questo, diciamo pur sogno allora d'indipendenza, non era anche nato, quando Emanuele Filiberto, e poi Vittorio Amedeo II, e poi di nuovo il Re Carlo Emanuele facevano trattati e leghe sempre con Francia, sempre per l'indipendenza d'Italia.
Seite 526 - ... i codardi — essi non vi daranno che codardi — e voi, figlie della terra della bellezza, volete prole prode e generosa ! » Che i paurosi dottrinari se ne vadano a trascinare altrove il loro servilismo, le loro miserie.

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