a) Come difesa necessaria onde respingere un attacco reale che le venisse diretto. b) Per superare una violenta resistenza che si facesse contro l'esecuzione del servizio di cui è incaricata la guardia o forz' armata di finanza. 4.° Gl' individui o le guardie della forz' armata di finanza non possono mai far uso delle loro armi in via d'attacco ossia per attaccare chi non esercita alcuna violenta opposizione contro la forz' armata, e specialmente chi senza tale violenza o preventiva aggressione alla forz' armata medesima siasi dato alla fuga onde sottrarre sè stesso od i proprj effetti all' arresto o fermo. 5. Anche nei casi nei quali concorra l' una o l'altra condizione per poter far uso delle armi le guardie possono prevalersene solo in quanto ciò sia indispensabilmente necessario a respingere l'attacco od a vincere la resistenza violenta, e sono sempre da adoperarsi con precauzione, onde non venga messa a cimento senza bisogno la vita, di un uomo. E se gl'individui della forz' armata di finanza debbono sentire il dovere d'imprimere alle rispettive loro operazioni di servizio un certo carattere di severità e di dignità coll' uso legale delle armi, debbono anche sempre aver presente che usando essi con leggerezza, insolenza o malizia delle loro armi vanno ad incontrare una grave risponsabilità in faccia alla giustizia umana e divina. 6. Dal sin qui detto non è però in nessun modo da inferirsi che si debba per adoperare le armi aspettare prima che la gente, rispetto alla quale incumbe alla guardia di finanza di far il suo dovere, le metta le mani addosso, adoperi contro di essa le armi o impieghi altri mezzi per ferire. Anzi è da ritenersi già per un' aggressione di fatto quella di chi si fa innanzi contro la guardia di finanza, non ostante l'intimazione di fermarsi, con armi od altri istromenti atti ad un uso violento, ovvero senz'armi, ma in numero tale da poter sopraffare la guardia di finanza e porla così in pericolo di rimaner soccombente. 7° La scelta delle armi da adoperarsi, vale a dire se si debba far uso dell' arma da fuoco, della sciabola o della bajonetta, dipende dalle circostanze del moinento, ritenendosi per massima che si debba prevalersi di quell' arma, l'uso della quale rendesi indispensabilmente necessario per la natura delle circostanze. 8. Fuori del caso in cui si viene alle mani, Ossia della mischia, ove si può far uso d'ogni arma a misura del bisogno e compatibilmente colle circostanze, la truppa o siano le guardie non possono far uso delle armi, e segnatamente di quelle da fuoco, se non che dietro comando della guida o capo del distaccamento, squadriglia o pattuglia. 9. La qualità della carica, cioè se si debbano adoperare pallini o palle, dee determinarsi giusta le circostanze locali del confine. Devesi però a tal effetto ben ponderare se sogliano succedere frequentemente degli assalti violenti da frotte d'armati, se i contravventori spieghino particolare ardire od ostinatezza, se per conseguenza sia necessario l'adottare la carica più pericolosa a palle onde respingere consimili assalti. 10. Cercando taluno colla celerità delle bestie da tiro o da soma sottrarsi all' ispezione della guardia ossia forz' armata di finanza, dessa è autorizzata a tagliare le corde od i così detti tiranti della vettura, od a rendere inservibili le bestie impiegate, qualora si possa ciò eseguire senza esporre a pericolo la vita di un uomo. Uguale facoltà è data alle guardie per rendere inutile il corso delle barche, o tagliando gli attiragli, o separando i rimurchi, i caicchi od altre barche rimurchianti, o usando di altri mezzi possibili, sempre però coll' avvertenza che non abbiasi in alcun caso ad esporre la vita di un uomo. (N.° 18.) RENDICONTI de' prodotti assegnati al fondo d'ammortizzazione e convertiti negli anni 1827 e 1828 a termini de' §§ 28, 29 e 30 della sovrana patente 24 maggio 1822. 29 aprile 1831... N.° 14061-1914. I. R. MAGISTRATO CAMERALE DI MILANO. NOTIFICAZIONE. La commissione istituita coll'articolo 33 della sovrana patente 24 maggio 1822 per esaminare l'amministrazione del fondo d'ammortizzazione esercita dall' imperiale regia prefettura del monte lombardo-veneto ha presentato i risultamenti dell' amministrazione medesima da essa verificati sui rendiconti degli anni...? 1827 e 1828, i quali risultamenti dietro superiore autorizzazione vengono posti a pubblica notizia nel prospetto quì annesso. Milano, il 29 aprile 1831. IL PRESIDENTE WEINGARTEN. Atti 1851, Vol. I, P. I. TORDORÒ, Consigliere. 3 ESTRATTO dei rendiconti dei prodotti assegnati al fondo d'ammortizzazione e convertiti negli anni 1827 e 1828 a termini de'SS 28, 29 e 30 della sovrana patente 24 maggio 1822, stati presentati dall' imperiale regia prefettura del monte lombardo-veneto e verifi cati dalla commissione centrale istituita dal § 33 della stessa sovrana patente e composta dei sottoscritti individui. Rimaste da pagarsi a tutto l'anno camerale 1826. lir. 101,792 85 rendita complessiva di fiorini 31,092. 40, e ....... Rimaste da convertirsi a tutto ottobre 1827 Rimaste da pagarsi a tutto ottobre 1827 pel 1,838,556 02 1,941,707 15 lir. 490,642 14 lir 18,692 89 497 93 19,190 82 Si riduce la rimanenza attiva 1827 da convertirsi a ... lir. 471,451 32 Amministrazione dell'anno camerale 1828. RENDIT A. Rimaste da convertirsi a tutto l'anno camerale 1827, comprese lir. 2752. 06 per sopravvenienze Prodotti dei beni della corona e della cassa di ammortizzazione effettivamente riscossi ncl lir. 493,394 20 CONVERSIONE. di Rimaste da pagarsi a tutto l'anno camerale 1827 lir. « 19,190 82 1,647,352 06 1,668,032 27 lir. 623,61D Rimaste da convertirsi a tutto ottobre 1828 Rimaste da pagarsi a tutto ottobre 1828 sul prezzo di n. 5 cartelle per la rendita di fiorini 280. 40, e di un certificato del valore di fiorini 114. 56. 2, i quali effetti furono acquistati negli ultimi giorni di ottobre E per senserie lir. 18,443 85 18,967 29 Si riduce la rimanenza attiva 1828 da convertirsi a .. lir. 604,643 71 LA COMMISSIONE Firmati TORDORO' Į Consiglieri Consig. Aulico Marc. SILVA Į Consiglieri Cav. CRESPI di Governo. DE CARLI Consigliere Aulico Barone FORTIS per la Regia Camera. I d'Appello. Conte MAESTRI Consigl. Aulico, Prefetto del Monte Lombardo-Veneto. CARMAGNOLA Consigl. di Governo, Direttore della Contabilità centrale. Per copia conforme, MANARA, Segretario della Commissione. |